Road Ride, l'associazione dei motociclisti per i motociclisti

La prima in Italia

Si presenta come una "Associazione di Promozione Sociale per il Motociclismo", una formula insolita. Ma è l'idea stessa di Road Ride che è nuova per l'Italia e decisamente interessante: una iniziativa che riunisce per ora solo alcuni gruppi e siti del settore, ma vuole diventare il punto di riferimento per tutti i motociclisti su temi "caldi" come assicurazioni e burocrazia, sicurezza, ambiente e passione. In pratica Road Ride vorrebbe importare in Italia l'esperienza della Mutuelle des Motards francese, un'associazione di "consumatori motociclisti" capace di fornire servizi e assistenza su misura per le esigenze delle due ruote. 

Libera da legami

Il motto dell'associazione è chiaro: "le idee sono nostre, i fondi sono nostri, i motociclisti sono la nostra priorità". Un vero e proprio atto di sfida a un sistema che ancora oggi si dimostra poco sensibile alle tematiche di moto e scooter. Tra i punti cardine dell'associazione (rigorosamente no-profit) c'è la volontà di spiegare e difendere le esigenze dei motociclisti sulla sicurezza stradale, coinvolgendo enti pubblici e aziende. L'associazione è stata fondata da un gruppo di giovani appassionati e non ha alcun legame con strutture già esistenti. Chiunque potrà contribuire al suo sviluppo tramite il forum del sito ufficiale www.roadride.org. Attualmente sono attivi solo i primi due settori : Road Ride Safety, dedicato alla sicurezza stradale e Road Ride Fun, spazio dedicato al divertimento su due ruote. Altri saranno attivati a breve.

Ispirazione francese

Road Ride vuole anche affrontare uno dei problemi più sentiti dai motociclisti, i costi delle assicurazioni. L'esempio a cui si ispira è la Mutuelle des Motards (qui il sito ufficiale), una realtà francese che non ha paragoni nel resto d'Europa. Si tratta di una cooperativa nata nel 1981 come risposta dei motociclisti alle tariffe in continua crescita delle assicurazioni. All'epoca fu aperta una sottoscrizione per raccogliere i fondi (l'equivalente di 1,5 milioni di euro) necessari per cominciare l'attività. Nel giro di un anno, senza l'intervento di enti o gruppi privati, fu raggiunta la cifra richiesta e si cominciò a vendere le polizze. Oggi è una realtà consolidata, che oltre alle polizze tagliate sulle esigenze le due ruote, promuove una serie di iniziative legate alla sicurezza (corsi di guida, ricerche statistiche...) e tutela i diritti dei motociclisti di fronte ai "poteri forti". La strada è senz'altro lunga, ma se non si comincia non si arriverà mai altraguardo.