MV Agusta, Mario Spitzner: “Un marchio nato sulla pista come AMG”
Il numero uno del marketing di Mercedes-AMG, uno degli artefici dell’accordo con la Casa di Schiranna siglato lo scorso anno, racconta in un'intervista il suo rapporto con le sportive italiane e del perché AMG ha scelto il marchio di Castiglioni per entrare nel mondo delle due ruote
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Industria e finanza
Sogni su ruote
“Entrambi i marchi – MV Agusta in particolare – sono sempre stati brand iconici con una storia fantastica; sia MV Agusta sia AMG sono nati sulla pista. Nel corso degli anni abbiamo realizzato che la clientela di AMG e di MV Agusta è molto simile, ci sono un sacco di motociclisti tra chi possiede una AMG. Il 28% dei clienti AMG negli Stati Uniti, che sono 30mila, hanno una moto”. È quanto dichiara in una recente intervista Mario Spitzner, capo del marketing mondiale di AMG e uno dei principali promotori dell’accordo con MV Agusta, di cui ora il marchio tedesco detiene il 25%. Ma com’è nata l’idea? “Essendo io un grande fan di MV Agusta, sono già stato 12 o 13 anni fa a Varese a parlare con Claudio Castiglioni: già a quel tempo abbiamo cercato di fare qualcosa insieme, ma per varie ragioni non è successo. E nel frattempo sono diventato un cliente del figlio Giovanni (Mario Spitzner possiede tre MV Agusta, ndr). Era chiaro a entrambi che ne sarebbe nata una grande collaborazione, così alla fine ci siamo riusciti”. Spitzner ha poi parole d’elogio per Giovanni Castiglioni: “È una persona carismatica. In Italia i Castiglioni per le moto sono un po’ come gli Agnelli per le auto. In quel periodo il mio capo in AMG era Ola Källenius, che era membro del consiglio di amministrazione di Mercedes Benz e ora in quello di Daimler: lui e Dieter Zetsche, ceo di Daimler, hanno subito risposto positivamente all’idea: l’ok è arrivato immediatamente”. I due marchi possono aiutarsi a vicenda: “In AMG abbiamo un sacco di esperienza nella gestione di marchi in parallelo; e poi i clienti di MV Agusta sono leggermente più giovani di quelli di AMG”. Insomma, per il marchio tedesco si prospetta un’azione di ringiovanimento. “MV Agusta porterà giovani clienti nel mondo AMG. Ma entrambi i marchi hanno una propria nicchia, sono di fascia alta, molto tecnologici, ma sempre artigianali. Un motore AMG è completamente realizzato a mano da un tecnico: la targa del motore ha il suo nome. Fondamentalmente ci sono così tanti punti in comune con questa piccola azienda iconica chiamata MV Agusta, che per un uomo di branding come me è come essere a Disneyland: è facile unire questi due marchi. Crediamo che questa sia una partnership a lungo termine. Gli ingegneri AMG dialogano molto volentieri con quelli di MV Agusta”, conclude Spitzner. Il futuro, è facile previsione, ha in serbo interessanti novità dalle parti di Varese.
“Entrambi i marchi – MV Agusta in particolare – sono sempre stati brand iconici con una storia fantastica; sia MV Agusta sia AMG sono nati sulla pista. Nel corso degli anni abbiamo realizzato che la clientela di AMG e di MV Agusta è molto simile, ci sono un sacco di motociclisti tra chi possiede una AMG. Il 28% dei clienti AMG negli Stati Uniti, che sono 30mila, hanno una moto”. È quanto dichiara in una recente intervista Mario Spitzner, capo del marketing mondiale di AMG e uno dei principali promotori dell’accordo con MV Agusta, di cui ora il marchio tedesco detiene il 25%. Ma com’è nata l’idea? “Essendo io un grande fan di MV Agusta, sono già stato 12 o 13 anni fa a Varese a parlare con Claudio Castiglioni: già a quel tempo abbiamo cercato di fare qualcosa insieme, ma per varie ragioni non è successo. E nel frattempo sono diventato un cliente del figlio Giovanni (Mario Spitzner possiede tre MV Agusta, ndr). Era chiaro a entrambi che ne sarebbe nata una grande collaborazione, così alla fine ci siamo riusciti”. Spitzner ha poi parole d’elogio per Giovanni Castiglioni: “È una persona carismatica. In Italia i Castiglioni per le moto sono un po’ come gli Agnelli per le auto. In quel periodo il mio capo in AMG era Ola Källenius, che era membro del consiglio di amministrazione di Mercedes Benz e ora in quello di Daimler: lui e Dieter Zetsche, ceo di Daimler, hanno subito risposto positivamente all’idea: l’ok è arrivato immediatamente”. I due marchi possono aiutarsi a vicenda: “In AMG abbiamo un sacco di esperienza nella gestione di marchi in parallelo; e poi i clienti di MV Agusta sono leggermente più giovani di quelli di AMG”. Insomma, per il marchio tedesco si prospetta un’azione di ringiovanimento. “MV Agusta porterà giovani clienti nel mondo AMG. Ma entrambi i marchi hanno una propria nicchia, sono di fascia alta, molto tecnologici, ma sempre artigianali. Un motore AMG è completamente realizzato a mano da un tecnico: la targa del motore ha il suo nome. Fondamentalmente ci sono così tanti punti in comune con questa piccola azienda iconica chiamata MV Agusta, che per un uomo di branding come me è come essere a Disneyland: è facile unire questi due marchi. Crediamo che questa sia una partnership a lungo termine. Gli ingegneri AMG dialogano molto volentieri con quelli di MV Agusta”, conclude Spitzner. Il futuro, è facile previsione, ha in serbo interessanti novità dalle parti di Varese.
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