MV Agusta, la vita comincia a 75 anni
Domenica scorsa, 19 gennaio, il marchio che produce “le moto più belle del mondo“ ha compiuto 75 anni esatti: risale proprio al 19 gennaio 1945 la nascita della Meccanica Verghera Srl. a Cascina Costa
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Una lunga storia
Buon compleanno MV Agusta! Domenica scorsa, 19 gennaio, il marchio che produce “le moto più belle del mondo“ ha compiuto 75 anni esatti, visto che risale proprio al 19 gennaio 1945 la nascita della Meccanica Verghera Srl. a Cascina Costa.
La famiglia Agusta si era sempre occupata di aeronautica ma nell’immediato dopoguerra non poteva più fabbricare aeroplani e si convertì alle motociclette. Il primo modello fu una moto di 98 cm³ che pare dovesse chiamarsi Vespa, ma il nome era già stato registrato e la motoleggera divenne semplicemente MV 98. Venne presentata alla fiera di Milano del 1947 e da lì cominciò una storia gloriosa che tra l’altro ha portato a 37 titoli mondiali di velocità: è proprio con la MV che Giacomo Agostini vinse 13 dei suoi 15 titoli mondiali, più 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy. Dopo la morte del conte Domenico, avvenuta nel 1971, l’azienda conobbe momenti difficili e sembrava che il marchio MV Agusta dovesse sparire, invece nel 1992 venne acquisito da Claudio Castiglioni che trasferì la produzione nei suoi stabilimenti Cagiva a Schiranna, dove si trova tuttora.
Con Castiglioni ci fu una rivoluzione: arrivò la prima MV del nuovo corso, la F4, quattro cilindri di 750 cm3 di enorme successo, arrivò anche la Brutale, e il marchio riprese vigore.
Nel 2011 Claudio Castiglioni scomparve lasciando alla guida dell’azienda il figlio Giovanni, il quale ispirò la creazione della F3 con il motore tre cilindri in linea. Seguirono altri modelli e nel 2017 entrarono in azienda nuovi capitali apportati dalla lussemburghese ComSar Invest; dopo un iniziale periodo di prova, nel 2019 la famiglia Sardarov ha acquisito il 100% del pacchetto azionario di MV Agusta e Timur Sardarov ne ha preso le redini, CEO dell’azienda.
E adesso l’avventura continua: sono stati introdotti concetti come la connettività e la digitalizzazione del prodotto, è stato sviluppato il rapporto con i clienti e si sono aggiunti nuovi modelli come la Brutale 1000 RR Serie Oro e la Superveloce 800 Serie Oro. Soprattutto però è stato annunciato un piano quinquennale che ha l’obiettivo di portare i volumi di vendita a 25.000 unità con oltre 20 nuovi modelli. Sono previsti anche il lancio di una gamma entry level e il ritorno a cilindrate più piccole, attorno a 350 cm3, con cui trovare spazio su nuovi mercati, come quello asiatico; a tale riguardo è stato siglato un accordo con la cinese Loncin per la produzione di questi nuovi veicoli.
Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: «Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi dà grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità. Guardando alla storia dell’azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ciò mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l’azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima».
Buon compleanno MV Agusta! Domenica scorsa, 19 gennaio, il marchio che produce “le moto più belle del mondo“ ha compiuto 75 anni esatti, visto che risale proprio al 19 gennaio 1945 la nascita della Meccanica Verghera Srl. a Cascina Costa.
La famiglia Agusta si era sempre occupata di aeronautica ma nell’immediato dopoguerra non poteva più fabbricare aeroplani e si convertì alle motociclette. Il primo modello fu una moto di 98 cm³ che pare dovesse chiamarsi Vespa, ma il nome era già stato registrato e la motoleggera divenne semplicemente MV 98. Venne presentata alla fiera di Milano del 1947 e da lì cominciò una storia gloriosa che tra l’altro ha portato a 37 titoli mondiali di velocità: è proprio con la MV che Giacomo Agostini vinse 13 dei suoi 15 titoli mondiali, più 18 campionati italiani e 10 Tourist Trophy. Dopo la morte del conte Domenico, avvenuta nel 1971, l’azienda conobbe momenti difficili e sembrava che il marchio MV Agusta dovesse sparire, invece nel 1992 venne acquisito da Claudio Castiglioni che trasferì la produzione nei suoi stabilimenti Cagiva a Schiranna, dove si trova tuttora.
Con Castiglioni ci fu una rivoluzione: arrivò la prima MV del nuovo corso, la F4, quattro cilindri di 750 cm3 di enorme successo, arrivò anche la Brutale, e il marchio riprese vigore.
Nel 2011 Claudio Castiglioni scomparve lasciando alla guida dell’azienda il figlio Giovanni, il quale ispirò la creazione della F3 con il motore tre cilindri in linea. Seguirono altri modelli e nel 2017 entrarono in azienda nuovi capitali apportati dalla lussemburghese ComSar Invest; dopo un iniziale periodo di prova, nel 2019 la famiglia Sardarov ha acquisito il 100% del pacchetto azionario di MV Agusta e Timur Sardarov ne ha preso le redini, CEO dell’azienda.
E adesso l’avventura continua: sono stati introdotti concetti come la connettività e la digitalizzazione del prodotto, è stato sviluppato il rapporto con i clienti e si sono aggiunti nuovi modelli come la Brutale 1000 RR Serie Oro e la Superveloce 800 Serie Oro. Soprattutto però è stato annunciato un piano quinquennale che ha l’obiettivo di portare i volumi di vendita a 25.000 unità con oltre 20 nuovi modelli. Sono previsti anche il lancio di una gamma entry level e il ritorno a cilindrate più piccole, attorno a 350 cm3, con cui trovare spazio su nuovi mercati, come quello asiatico; a tale riguardo è stato siglato un accordo con la cinese Loncin per la produzione di questi nuovi veicoli.
Timur Sardarov, CEO di MV Agusta Motor S.p.A., ha dichiarato: «Essere a capo di MV Agusta in questo momento storico mi dà grande emozione ma al tempo stesso rappresenta una sfida. Lo considero un privilegio e allo stesso tempo una grande responsabilità. Guardando alla storia dell’azienda, so di sedere sulle spalle di un gigante: ciò mi conforta e mi ispira nel continuare a far crescere l’azienda, a esplorare nuove frontiere e proporre inediti, incredibili modelli, lanciando al tempo stesso tecnologie innovative, alla conquista di mercati dove non siamo mai stati prima».
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