MV Agusta, la salvezza arriverà con Polaris?
Secondo il Corriere della Sera, tra l’azienda guidata da Giovanni Castiglioni e il colosso statunitense ci sarebbero stati concreti contatti. MV Agusta, che sarebbe in rotta con i tedeschi di Mercedes AMG, ha bisogno di liquidità per saldare debiti con banche e fornitori: in tutto quasi 50 milioni di euro
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Industria e finanza
Meno moto per superare la crisi
Dopo la rottura con AMG Mercedes, che detiene il 25% di MV Agusta (sembra a causa di divergenze sul controllo aziendale: i tedeschi, in cambio della garanzia sul debito, chiedevano il controllo totale dell’azienda di Schiranna), potrebbe essere Polaris Industries il futuro socio di MV Agusta. La dettagliata ricostruzione del Corriere della sera anticipa che il colosso americano da 2 miliardi di dollari di ricavi sarebbe interessato a risollevare le sorti dell’azienda di Castiglioni. Polaris, del resto, non è nuova a queste iniziative: in passato ha salvato dall’oblio un marchio storico come Indian (azzerando però il management della precedente gestione). Così, dopo la malese Proton, Harley-Davidson e il gruppo tedesco Daimler, potrebbero essere ancora gli americani entrare nuovamente nel capitale della casa italiana. Castiglioni, però, sempre secondo il Corsera, dovrà ridurre le proprie ambizioni future: dal suo piano, infatti, emerge che è possibile invertire il trend attuale, generando cassa sufficiente per sostenere fin da subito la crescita. Secondo gli esperti invece è stato proprio l’eccessivo numero di moto costruite che ha creato grossi problemi di liquidità. MV Agusta dovrebbe rivedere la produzione: non più 9mila moto l’anno con un aumento del 30% del fatturato come nel 2015, ma un più prudente valore di 5.700 moto, con un conseguente taglio dei costi. Polaris, insieme con fondi di private equity, dovrebbe garantire per i debiti di MV Agusta, che ammontano a circa 50 milioni di euro. Ci sono, infatti, circa 20 milioni di euro nei confronti di Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank, più una trentina di milioni di debiti con i fornitori.
Dopo la rottura con AMG Mercedes, che detiene il 25% di MV Agusta (sembra a causa di divergenze sul controllo aziendale: i tedeschi, in cambio della garanzia sul debito, chiedevano il controllo totale dell’azienda di Schiranna), potrebbe essere Polaris Industries il futuro socio di MV Agusta. La dettagliata ricostruzione del Corriere della sera anticipa che il colosso americano da 2 miliardi di dollari di ricavi sarebbe interessato a risollevare le sorti dell’azienda di Castiglioni. Polaris, del resto, non è nuova a queste iniziative: in passato ha salvato dall’oblio un marchio storico come Indian (azzerando però il management della precedente gestione). Così, dopo la malese Proton, Harley-Davidson e il gruppo tedesco Daimler, potrebbero essere ancora gli americani entrare nuovamente nel capitale della casa italiana. Castiglioni, però, sempre secondo il Corsera, dovrà ridurre le proprie ambizioni future: dal suo piano, infatti, emerge che è possibile invertire il trend attuale, generando cassa sufficiente per sostenere fin da subito la crescita. Secondo gli esperti invece è stato proprio l’eccessivo numero di moto costruite che ha creato grossi problemi di liquidità. MV Agusta dovrebbe rivedere la produzione: non più 9mila moto l’anno con un aumento del 30% del fatturato come nel 2015, ma un più prudente valore di 5.700 moto, con un conseguente taglio dei costi. Polaris, insieme con fondi di private equity, dovrebbe garantire per i debiti di MV Agusta, che ammontano a circa 50 milioni di euro. Ci sono, infatti, circa 20 milioni di euro nei confronti di Banca Popolare di Milano e Deutsche Bank, più una trentina di milioni di debiti con i fornitori.
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