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Museo Battisti: a Pesaro si racconta la storia della motocicletta

Nella città marchigiana è stato inaugurato un nuovo museo dedicato alla storia delle due ruote a motore. Si tratta di una collezione privata di 216 motociclette che spazia dalle antenate del XIX secolo alle più moderne supersportive

Pesaro è sempre di più la capitale delle due ruote italiana. Oltre alla presenza di Benelli, infatti, c'è anche il suo museo, Officine Benelli, gestito dal moto club omonimo. In più la città ha ospitato anche il Museo Morbidelli, chiuso nel 2020 alla scomparsa del suo fondatore Giancarlo. La ricchissima collezione, composta da oltre 350 pezzi è stata poi messa all'asta e dispersa, ma l'Automotoclub Storico Italiano (ASI), con il supporto del Comune di Pesaro e del Registro Storico Benelli, è riuscito ad trattenere circa 70 motociclette, tra cui alcuni esemplari molto preziosi e rari che oggi sono esposti proprio al Museo Officine Benelli, in una sala dedicata appositamente alla Collezione ASI Morbidelli.

 

Una collezione accessibile e curata

E ora, da pochi giorni, Pesaro ha ulteriormente rafforzato il suo ruolo di cuore pulsante della cultura motociclistica italiana con l'inaugurazione, lo scorso 3 dicembre, della collezione Battisti, una delle più importanti collezioni private di motociclette d'Italia.  La raccolta, che copre un arco temporale di oltre un secolo, spazia dalle prime due ruote del XIX secolo alle più moderne sportive. La raccolta è organizzata in modo rigoroso, ma anche accessibile a un pubblico vasto. I pannelli esplicativi forniscono informazioni dettagliate sui modelli esposti, mentre immagini e video aiutano a comprendere meglio la storia e la cultura motociclistiche. Il museo è anche un luogo di aggregazione per gli appassionati, sono infatti in programma numerose iniziative, come conferenze, workshop e raduni.

 

Tanti pezzi unici

Tra i pezzi più rari c'è senza dubbio la Benelli 250 del 1921 (qui sopra)una delle prime motociclette made in Pesaro. La moto è conservata in ottime condizioni e rappresenta un pezzo di storia del motociclismo tricolore. Non mancano le moto da corsa, tra queste da segnalare la Yamaha YZR-M1 2006 di Valentino Rossi: la moto con cui il Dottore ha vinto il suo quinto titolo mondiale MotoGP,  anche questo un pezzo di storia del motociclismo. 

 

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