Multe a Bologna, vigile monta telecamera per poterne fare di più!
Un vigile di Bologna è stato pizzicato con una telecamera aggiuntiva per poter “pizzicare” con più facilità le auto e le moto in sosta vietata. Un dispositivo non regolamentare (e men che meno autorizzato) che ha fatto infuriare i cittadini. Il comando si difende: “Non ne sapevamo nulla”
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Multe giuste ma...
Brutta tegola per il Comando dei vigili urbani di Bologna: un agente è stato pizzicato mentre utilizzava una minitelecamera (montata sulla sua moto) per fotografare le targhe di moto e auto in sosta vietata: un espediente "non regolamentato" né autorizzato per fare più multe. Le telecamere in dotazione ai vigili non sono una novità, ma l’uso è normato in modo severo. A Bologna infatti sono solo due i tipi di servizi di controllo che ogni settimana, dopo essere stati annunciati sul sito web, si affidano alle riprese video: le telecamere mobili che, divise per ogni Circoscrizione, tengono d’occhio un incrocio per sanzionare i furbetti che non rispettano i segnali, e quelle montate sulle auto degli agenti in borghese. Gian Luigi Colantuoni del comitato Strade-Multe spiega: “Le multe a chi commette infrazioni sono giuste, ma non devono diventare un’industria. Un vigile che fa le contravvenzioni non ha un profitto diretto, ma può avere comunque dei riconoscimenti, come ricevere una valutazione migliore dal proprio responsabile di settore”.
Brutta tegola per il Comando dei vigili urbani di Bologna: un agente è stato pizzicato mentre utilizzava una minitelecamera (montata sulla sua moto) per fotografare le targhe di moto e auto in sosta vietata: un espediente "non regolamentato" né autorizzato per fare più multe. Le telecamere in dotazione ai vigili non sono una novità, ma l’uso è normato in modo severo. A Bologna infatti sono solo due i tipi di servizi di controllo che ogni settimana, dopo essere stati annunciati sul sito web, si affidano alle riprese video: le telecamere mobili che, divise per ogni Circoscrizione, tengono d’occhio un incrocio per sanzionare i furbetti che non rispettano i segnali, e quelle montate sulle auto degli agenti in borghese. Gian Luigi Colantuoni del comitato Strade-Multe spiega: “Le multe a chi commette infrazioni sono giuste, ma non devono diventare un’industria. Un vigile che fa le contravvenzioni non ha un profitto diretto, ma può avere comunque dei riconoscimenti, come ricevere una valutazione migliore dal proprio responsabile di settore”.
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