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MotoGP Nakamoto: "Marquez e Stoner sarebbero come Senna e Prost"

MotoGP news – Al vicepresidente HRC Shuhei Nakamoto piace dire la sua su tutti i tempi caldi della MotoGP e anche questa volta non si è tirato indietro. La possibile coppia Casey Stoner e Marc Marquez sarebbe stata “difficile da gestire”, mentre è stupefatto dal grande ritorno di Valentino Rossi. Lodi anche Ducati tornata finalmente ad alti livelli 
Quando Dani Pedrosa ha annunciato il ritiro temporaneo per sottoporsi all'intervento chirurgico al braccio destro, tutti hanno pensato come suo possibile sostituto a Casey Stoner. Ad Honda però questo dream team non piaceva e infatti al posto di Pedrosa è arrivato Hiroshi Aoyama. Shuhei Nakamoto, vicepresidente HRC, ha spiegato alla Gazzetta dello Sport il perché di questo rifiuto: “Marquez e Stoner sono due piloti differenti. Casey mi ha dato tanto, anche se è uno con il quale è difficilissimo comunicare a causa della sua personalità. Ma è estremamente onesto: mi piace molto. È uno che ci prova sempre, anche quando non è al 100%. Marc è simile, sia come stile di guida sia come mentalità: in Argentina è caduto proprio per aver voluto provare a vincere, anche se non era posto”. Come sarebbe un team composto dalla coppia Marquez-Stoner? Un “dream team”? “Dal punto di vista delle prestazioni sì, ma sarebbe difficile da gestire: un po’ come Senna e Prost con la McLaren-Honda”. In questa stagione Valentino Rossi è tornato alla vittoria con una facilità che non dimostrava più da diversi anni e ha inevitabilmente stupito tutti, Nakamoto compreso: “Tanto di cappello! Non mi aspettavo tornasse così competitivo. Lui è uno che ha conquistato nove mondiali, quando vinci così tanto non è facile cambiare: se perdi, continui a combattere, ma se vinci tanto non pensi a modificare il tuo stile, il tuo approccio o il capo tecnico. Perlomeno così farebbero le persone “normali”, mentre lui c’è riuscito: è impressionate”. Ai vertici è tornata anche Ducati, che ad ogni gara lotta per la vittoria: “Non sono sorpreso dalle loro prestazioni, perché è in crescita dall’anno scorso: da fuori il motore appare molto più piccolo, mentre il telaio sembra quello della Honda”. La casa di Borgo Panigale per ora gode ancora di alcuni vantaggi, ma Nakamoto minimizza: “Non penso che abbiano troppi vantaggi. Honda e Yamaha sono felici di avere più concorrenti e che sia rientrata la Suzuki. Personalmente sono contento per Dovizioso, un pilota che non ha mai mollato”.
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