MotoGP, Nakamoto: Honda potrebbe lasciare il mondiale

Braccio di ferro
Non ci è andato leggero il vice presidente della Honda Racing Corporation Shuhei Nakamoto riguardo alla decisione di Dorna, voluta fortemente dalCEO Carmelo Ezpeleta, di dotare tutte le MotoGp di una medesima centralina. Secondo la bozza di regolamento, allo studio ormai da qualche tempo, a partire dal 2017 tutte le moto della massima categoria dovranno montare la stessa centralina sviluppata da Magneti Marelli, una soluzione necessaria, secondo Ezpeleta, per contenere i costi di una stagione di MotoGP e che già dal 2014 sarà in vigore per le moto della categoria Open. Questa novità non piace ai top team, anche il resposabile di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna, si è dimostrato scettico, ma è stato Nakamoto quello che ha avuto le parole più taglienti: “Honda ha un particolare interesse per la MotoGP, che è una buona piattaforma per lo sviluppo di nuove tecnologie. Se non troviamo una soluzione, la partecipazione della Honda non ha più senso”. Quando gli è stato chiesto cosa ne pensassero a proposito i vertici della Yamaha, il giapponese ha semplicemente detto: “Non so quale sia la loro opinione su questo argomento, io posso parlare solo per Honda”. L'arrivo della centralina unica, oltre ai problemi iniziali di adattamento delle moto, potrebbe anche livellare le prestazioni e ridurre il vantaggio "elettronico" che finora Honda ha dimostrato di avere sulla concorrenza, ovvio pertanto che l'argomento sia piuttosto delicato. La MotoGp non può certo fare a meno di Honda, ma è vero anche il contrario. Il 2014 insomma sarà un anno molto delicato per il futuro della categoria regina e il rischio di una clamorosa rottura non è affatto da scartare in questo momento.