MotoGP Marquez: “I regali di Natale mi fa più paura che un sorpasso”
I regali di Natale stressano il campione MotoGP più di una gara, lo confessa Marc Marquez che parla della rivalità con i suoi colleghi, in particolare con Jorge Lorenzo e dell'impossibilità di avere veri amici in MotoGP: “Credo che tra i rivali diretti sia impossibile"
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Marquez e il successo
Con Marc Marquez sembra sia iniziata una nuova era per la MotoGP, il giovane spagnolo sta cominciando a capire cosa significhi essere popolare:“Il successo lo vivo con normalità, forse questo dipende da come ti hanno educato. Per quanto mi riguarda mi hanno sempre ricordato che bisogna ringraziare chi ti aiuta e ascoltare tutti. Io continuo ad essere circondato dalla stessa gente da quando ho iniziato il mondiale, sei anni fa: Emilio Alzamora, il mio manager, la mia famiglia, mio fratello, il tecnico, il telemetrista, i meccanici. Poi si aggiunge qualche altra persona per i nuovi compiti, si hanno più esigenze, però il nucleo si mantiene. Sanno che i miei successi sono anche i loro”. Dopo aver vinto il titolo della MotoGP alcune cose sono cambiate: “È ovvio che c'è un'altra dimensione di popolarità. Prima mi conoscevano solo i fans, adesso tutti. I bambini soprattutto. Bisogna dedicare più tempo a fare interviste, questo pesa un po', devo stare più attento a quello che dico, senza però smettere di essere me stesso. Quando non sei te stesso, si vede, anche se è impossibile piacere a tutti”. Durante questa sua prima stagione nella categoria regina, el cabroncito ha ricevuto molte critiche per il suo stile di guida, a volte eccessivo, e lui risponde: “Le ricevi, le ascolti, le rispetti. Alcune non mi piacciono, di altre invece ne prendo nota”. Alcune di queste sono arrivate anche dal suo avversario diretto per il titolo, Jorge Lorenzo. Il rapporto con lui è cambiato, ammette Marquez: “Abbiamo iniziato bene, poi durante la stagione ogni volta parlavamo sempre meno, perché la rivalità stava crescendo. Nei momenti di maggior sfida ci limitavamo a salutarci e a complimentarci. Con la fine del campionato è diverso, tutto è più rilassato. Fino a quando non inizierà di nuovo, immagino. Non c'è mai stata una tensione forte, è stata sana. Chi vince non è grande solo perché ha vinto, ma grazie anche agli altri rivali. Una buona rivalità dà il vero sapore al trionfo”. Difficile avere altri piloti come amici: “Credo che tra i rivali diretti sia impossibile. Alla fine ti avvicini a gente che corre in un'altra categoria. L'unico vero amico che ho tra i piloti è Tito Rabat, che corre in Moto 2, con cui mi alleno molte volte. Poi c'è gente con la quale sto bene e con cui esco qualche volta, per esempio Alvaro Bautista e Julian Simon, ma con loro non ho una diretta rivalità”. In pieno periodo natalizio gli è stato anche chiesto, come vive il Natale e ha ammesso: “Con i regali sono un disastro. Sceglierli mi fa più paura che fare un sorpasso”.
Con Marc Marquez sembra sia iniziata una nuova era per la MotoGP, il giovane spagnolo sta cominciando a capire cosa significhi essere popolare:“Il successo lo vivo con normalità, forse questo dipende da come ti hanno educato. Per quanto mi riguarda mi hanno sempre ricordato che bisogna ringraziare chi ti aiuta e ascoltare tutti. Io continuo ad essere circondato dalla stessa gente da quando ho iniziato il mondiale, sei anni fa: Emilio Alzamora, il mio manager, la mia famiglia, mio fratello, il tecnico, il telemetrista, i meccanici. Poi si aggiunge qualche altra persona per i nuovi compiti, si hanno più esigenze, però il nucleo si mantiene. Sanno che i miei successi sono anche i loro”. Dopo aver vinto il titolo della MotoGP alcune cose sono cambiate: “È ovvio che c'è un'altra dimensione di popolarità. Prima mi conoscevano solo i fans, adesso tutti. I bambini soprattutto. Bisogna dedicare più tempo a fare interviste, questo pesa un po', devo stare più attento a quello che dico, senza però smettere di essere me stesso. Quando non sei te stesso, si vede, anche se è impossibile piacere a tutti”. Durante questa sua prima stagione nella categoria regina, el cabroncito ha ricevuto molte critiche per il suo stile di guida, a volte eccessivo, e lui risponde: “Le ricevi, le ascolti, le rispetti. Alcune non mi piacciono, di altre invece ne prendo nota”. Alcune di queste sono arrivate anche dal suo avversario diretto per il titolo, Jorge Lorenzo. Il rapporto con lui è cambiato, ammette Marquez: “Abbiamo iniziato bene, poi durante la stagione ogni volta parlavamo sempre meno, perché la rivalità stava crescendo. Nei momenti di maggior sfida ci limitavamo a salutarci e a complimentarci. Con la fine del campionato è diverso, tutto è più rilassato. Fino a quando non inizierà di nuovo, immagino. Non c'è mai stata una tensione forte, è stata sana. Chi vince non è grande solo perché ha vinto, ma grazie anche agli altri rivali. Una buona rivalità dà il vero sapore al trionfo”. Difficile avere altri piloti come amici: “Credo che tra i rivali diretti sia impossibile. Alla fine ti avvicini a gente che corre in un'altra categoria. L'unico vero amico che ho tra i piloti è Tito Rabat, che corre in Moto 2, con cui mi alleno molte volte. Poi c'è gente con la quale sto bene e con cui esco qualche volta, per esempio Alvaro Bautista e Julian Simon, ma con loro non ho una diretta rivalità”. In pieno periodo natalizio gli è stato anche chiesto, come vive il Natale e ha ammesso: “Con i regali sono un disastro. Sceglierli mi fa più paura che fare un sorpasso”.
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anche a me stressano i regali, ma sarei più stressato a fare un giro in pista sulla sua moto!
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