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MotoGP Marquez come Valentino Rossi: vince il Laureus Breakthrough of the Year

MotoGP news – Marc Marquez, campione in carica della MotoGP è stato premiato ieri a Kuala Lampur con il “Laureus Breakthrough of the Year Awards", l’Oscar degli sportivi, per aver vinto il mondiale MotoGP a soli 20 anni. Nel mondo del motociclismo prima di lui solo Valentino Rossi aveva ottenuto questo riconoscimento
Marquez vincente
Dopo aver vinto la gara inaugurale della stagione 2014 in Qatar, Marc Marquez ha preso l’aereo per raggiungere Kuala Lumpur, capitale della Malesia, dove ieri si è svolto il Laureus World Sports Awards. Il gsalà che consegna il massimo riconoscimento riservata ai personaggi sportivi che hanno segnato la stagione, a decidere i vincitori è una giuria composta da 46 leggende dello sport, tra cui anche Giacomo Agostini e Mick Doohan. Marquez, 21 anni, un titolo mondiale della MotoGP conquistato nel 2013, talento e carattere da vendere, ieri ha ricevuto il premio Laureus Breakthrough of the Year Award, per aver vinto il titolo mondiale della classe MotoGP a 20 anni e 266 giorni ed essere diventato, ad Austin, sul Circuito delle Americhe, il più giovane vincitore di un GP della Top Class, record che apparteneva precedentemente a Freddie Spencer. Lo spagnolo al ritiro del premio sul palco, ha commentato: “È difficile spiegare quello che provo. Questo è uno dei premi più importanti che abbia mai ricevuto. Spero di vincerne ancora in futuro”. Nel mondo del motociclismo prima di lui se l'era aggiudicato solo Valentino Rossi, in due occasioni: il primo nel 2006 per il suo spirito sportivo, mentre il secondo nel 2011 per il ritorno in pista dopo l’infortunio subito al Gran Premio del Mugello. Parlando della gara svolta domenica scorsa in Qatar lo spagnolo ha commentato: “Non pensavo di vincere, è stata una sorpresa anche per me. Il mio obiettivo era il podio, visto il mio infortunio (la frattura al perone destro ndr) e aver saltato gli ultimi sei giorni di test precampionato. Tutti si aspettano molto da me, tutti mi spingono a difendere il titolo, ma confermarsi è più difficile di vincere”.
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