Salta al contenuto principale

MotoGP Marc Marquez: “Nella seconda parte della stagione sono stato più intelligente”

MotoGP notizie – Marc Marquez continua a raccogliere trofei, l'ultimo, in ordine di tempo, il BMW Award come miglior pilota in qualifica. È stata l'occasione per riprercorrere la sua fantastica stagione ricordano i due momenti più difficili al Mugello e a Montmelò (Barcellona) e come è riuscito a superarli
2013 che porta il suo nome
Ha vent'anni, ha vinto il titolo in MotoGP al suo primo anno e battendo una lunga serie di record, Marc Marquez in una sola stagione ha racolto quanto altri piloti sperano di ottenere in una carriera, ultimo trofeo quello come miglior pilota in qualifica il BMW Award, ed è stata un'occasione per ripercorrere la sua ultima stagione: “Siamo molto entusiasti della nostra prima stagione nella classe MotoGP. E’ un sogno che si avvera. La vittoria del titolo mondiale è un momento da “assaporare”, perché non sai mai se potrai viverla ancora. Certo, mi auguro vivamente di provare ancora questa sensazione, ma ora voglio godermi prima di tutto questo titolo”. Ha fatto incetta di record, battendo anche mostri sacri come Freddie Spencer e Kenny Roberts e ha ammesso: “Ho parlato spesso con loro in questa stagione ed è bello farlo con due leggende viventi. Entrambi hanno detto che sono un ottimo pilota. E’ stata una grande motivazione sentirselo dire da due leggende come Spencer e Roberts”. La sua stagione 2013 è stata fantastica, è salito sul podio sedici volte su diciotto gare, un campionato sicuramente da ricordare, ma Marquez ha posto l'accento anche sui due momenti difficili vissuti: “Uno dei momenti peggiori di questa stagione l’ho vissuto al Mugello. Anche a Barcellona ho avuto problemi, anche se alla fine sono salito sul podio. Dopo queste due gare, ho pensato: 'Wow, la classe MotoGP è ancora più difficile di quanto pensassi' Fino ad allora avevo tenuto il passo di Jorge (Lorenzo, ndr) e Dani (Pedrosa, ndr), ma al Mugello e Barcellona, ho avuto davvero tanti problemi”. Problemi che non l'hanno fermato, che è riuscito a gestire pur essendo così giovane e non avendo l'esperienza dei suoi avversari in pista. La riflessione sull'intero campionato che ha fatto è stata: “La stagione è stata molto interessante, perché molte volte sono andato vicino a cadere, o addirittura sono caduto. Ho imparato molto e nella seconda parte della stagione sono stato molto più intelligente. Le chiavi del successo sono state la Honda, la mia squadra, il mio manager Emilio (Alzamora, ndr) e la mia famiglia. Mio fratello Alex mi ha aiutato molto, perché è con me nel paddock (corre nella classe Moto3) e ci alleniamo molto insieme. In questo modo, mi sono divertito a lavorare in pista ancora di più”. Dopo la fine del campionato, i successi non sono finiti. Infatti 
Aggiungi un commento