MotoGP 2014, intervista a Stefan Bradl: “Può succedere di tutto”
MotoGP news – L'ex iridato di Moto2 l'anno prossimo lascerà il team LCR dopo tre stagioni passate insieme, per andare alla guida della moto del team NGM Forward Racing. L'abbiamo intervistato e ci ha raccontato la top class dal suo punto di vista, e cosa si aspetta dalla prossima stagione
Image
MotoGP
Un tedesco in MotoGP
Figlio d'arte, Stefan Bradl è stato il primo vincitore della nuova classe Moto2, vincendo su un Marc Marquez infortunato. Dal 2012 Bradl ha fatto il salto nella categoria regina con il team LCR di Lucio Cechinello che l'ha iniziato a questa nuova categoria e l'ha fatto maturare sotto ogni punto di vista. Con un tono pacato e un inglese accentato alla tedesca, Stefan ci ha concesso una chiacchierata sulla sua stagione attuale e sul suo prossimo futuro.
Cosa ti piace della MotoGP?
Adoro correre in questo campionato, girare il mondo facendo quello che più mi piace, avere come avversari i piloti più forti del mondo. È iniziato come un hobby e alla fine si è trasformato in un lavoro e inoltre mi piace molto entrare in contatto con gente di tutto il mondo e lavorare con loro. E guidare la miglior moto del pianeta, ovviamente!
Quali sono gli aspetti negativi del tuo lavoro?
Questo è uno sport davvero bello se le tue performance sono buone, ma se per caso cadi o hai qualche infortunio è veramente dura. Le emozioni che si provano possono arrivare ad essere veramente positive, ma anche veramente negative, è un bel mix.
Dopo tre anni con il team LCR, quanto ti mancheranno Lucio e gli altri ragazzi?
Sarà un grande cambiamento, sicuramente mi mancheranno tutti qui perché sono stato davvero molto bene con ogni persona di questo team, sono molto amichevoli e carini. In questo ambiente però è anche normale dopo qualche tempo fare un cambiamento, personalmente sto guardando avanti, anche se sentirò la mancanza di tutti loro.
Dal 2015 guiderai una moto diversa, che aspettative hai?
Al momento sicuramente molte, penso che la moto sia piuttosto buona, quando vedo i risultati attuali di questo team sono buoni e sono davanti a me nella classifica di campionato. Il prossimo anno spero di avere un pacchetto competitivo, ma per ora continuo ad essere concentrato su questa stagione e a divertirmi con la moto che ho adesso.
Hai realmente pensato di tornare in Moto2?
No. In questo business tutto può succedere, si sa, ma la mia prima scelta è sempre stata quella di restare in MotoGP.
Quanto è importante la presenza di tuo papà nei week end di gara?
Non sempre viaggia con me in tutti i Gran Premi, ma sicuramente nel mio passato è stato molto importante con la sua esperienza da pilota. Adesso sono cresciuto non ho più bisogno così tanto della sua partecipazione ogni volta che c'è una gara, anche se è comunque bello sapere che lui è in circuito.
Dei circuiti che rimangono, qual è il migliore per te?
Penso che il circuito di Motegi, in Giappone, sia uno di quelli a me favorevoli, come anche Phillip Island in Australia. In generale guardo in maniera positiva a tutte le gare restanti e penso che potremmo ottenere dei buoni risultati.
Figlio d'arte, Stefan Bradl è stato il primo vincitore della nuova classe Moto2, vincendo su un Marc Marquez infortunato. Dal 2012 Bradl ha fatto il salto nella categoria regina con il team LCR di Lucio Cechinello che l'ha iniziato a questa nuova categoria e l'ha fatto maturare sotto ogni punto di vista. Con un tono pacato e un inglese accentato alla tedesca, Stefan ci ha concesso una chiacchierata sulla sua stagione attuale e sul suo prossimo futuro.
Cosa ti piace della MotoGP?
Adoro correre in questo campionato, girare il mondo facendo quello che più mi piace, avere come avversari i piloti più forti del mondo. È iniziato come un hobby e alla fine si è trasformato in un lavoro e inoltre mi piace molto entrare in contatto con gente di tutto il mondo e lavorare con loro. E guidare la miglior moto del pianeta, ovviamente!
Quali sono gli aspetti negativi del tuo lavoro?
Questo è uno sport davvero bello se le tue performance sono buone, ma se per caso cadi o hai qualche infortunio è veramente dura. Le emozioni che si provano possono arrivare ad essere veramente positive, ma anche veramente negative, è un bel mix.
Dopo tre anni con il team LCR, quanto ti mancheranno Lucio e gli altri ragazzi?
Sarà un grande cambiamento, sicuramente mi mancheranno tutti qui perché sono stato davvero molto bene con ogni persona di questo team, sono molto amichevoli e carini. In questo ambiente però è anche normale dopo qualche tempo fare un cambiamento, personalmente sto guardando avanti, anche se sentirò la mancanza di tutti loro.
Dal 2015 guiderai una moto diversa, che aspettative hai?
Al momento sicuramente molte, penso che la moto sia piuttosto buona, quando vedo i risultati attuali di questo team sono buoni e sono davanti a me nella classifica di campionato. Il prossimo anno spero di avere un pacchetto competitivo, ma per ora continuo ad essere concentrato su questa stagione e a divertirmi con la moto che ho adesso.
Hai realmente pensato di tornare in Moto2?
No. In questo business tutto può succedere, si sa, ma la mia prima scelta è sempre stata quella di restare in MotoGP.
Quanto è importante la presenza di tuo papà nei week end di gara?
Non sempre viaggia con me in tutti i Gran Premi, ma sicuramente nel mio passato è stato molto importante con la sua esperienza da pilota. Adesso sono cresciuto non ho più bisogno così tanto della sua partecipazione ogni volta che c'è una gara, anche se è comunque bello sapere che lui è in circuito.
Dei circuiti che rimangono, qual è il migliore per te?
Penso che il circuito di Motegi, in Giappone, sia uno di quelli a me favorevoli, come anche Phillip Island in Australia. In generale guardo in maniera positiva a tutte le gare restanti e penso che potremmo ottenere dei buoni risultati.
Foto e immagini
Aggiungi un commento