MotoGP: il regolamento 2013 fa già discutere
Giovedì sera la Grand Prix Commission e l'associazione dei costruttori MSMA si sono incontrate ad Assen per discutere del regolamento MotoGP 2013. Le decisione prese fanno discutere: regolamento per lo più invariato per i prossimi due anni e abolizione della rookie rule
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Cestinate le proposte di contenimento dei costi
Si parlava di limitazione del numero di giri, centralina unica e moto unica per ridurre i costi, ma niente di tutto questo è stato confermato dalla FIM per il regolamento MotoGP del prossimo anno. La riunione fra GP Commission e MSMA non ha portato molte novità e per i prossimi due anni (2013 e 2014) avremmo un regolamento pressochè "congelato", con l'eccezione di piccoli dettagli come l'abolizione (già annunciata in precedenza) della rookie rule e quindi la possibilità di piloti debuttanti di correre direttamente con moto ufficiali.Sviluppo limitato per i prossimi due anni
La bozza di regolamento stilata dietro le quinte del GP di Assen prevede un massimo di 4 moto schierate per ogni marca, questo vuol dire che fino al 2014 avremo le solite 12 moto (qualcuna di più nel caso torni la Suzuki nell 2014) e blocca l'alesaggio e la corsa ai valori attuali, questo significa che non si potrà intervenire troppo sulle dimensioni del motore e questo potrebbe essere un grosso limite per quelli che ora non riescono a vincere (leggi Ducati). Con l'abolizione della regola dei rookie ci sarà soltanto la possibilità di vedere piloti nuovi su moto ufficiali ma è quasi logico pensare che le moto che domineranno nei prossimi due anni saranno sempre Honda e Yamaha. E' stata rifiutata anche la proposta della moto unica, quindi rimane in vigore il regolamento attuale e il flag-to-flag (sostituzione della moto in corsa in caso di pioggia). I costi, come è chiaro, non verrebbero ulteriormente contenuti ma rimarrà tutto "congelato" per due anni, comprese le CRT che non hanno avuto menzioni particolari nella riunione decisiva. Speriamo soltanto di vedere qualche revisione a queste regole, che sembra non piacciano davvero a nessuno. C'è ancora tempo.Aggiungi un commento