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MotoGP Brno 2013, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi: "Se Yamaha non ci dà una mano andrà come a Indianapolis"

MotoGP News, a Indianapolis Jorge Lorenzo e Valentino Rossi erano in chiara difficoltà ispetto alla Honda e il GP di Brno potrebbe avere lo stesso copione. Almeno questa è l'opinione dei piloti Yamaha
Valentino e Jorge: le Honda vanno troppo forte
Nell'ultima gara MotoGP di Indianapolis le due Honda ufficiali avevano una marcia in più rispetto a tutti gli avversari. Le caratteristiche della pista, probabilmente, hanno esaltato le caratteristiche del motore V4 giapponese ma mai come negli USA il gap prestazionale è stato così netto fra le due HRC ufficiali di Marc Marquez e Dani Pedrosa e le Yamaha di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. Il vincitore Marquez è riuscito a precedere il suo compagno di 3 secondi circa e il campione in carica di 5 secondi, un ritardo difficile da "digerire" per Jorge, che nella prima parte di gara ha condotto il "trenino" consumando però troppo la gomma posteriore, per poi perdere prestazioni ed essere superato dai due rivali nella seconda parte. Jorge in genere corre "al contrario", ovvero risparmiando fiato e gomme nella prima metà di gara per poi crescere con il ritmo nella seconda. Cosa è cambiato domenica scorsa? Semplicemente Jorge sapeva bene di non poter tenere testa alle due Honda e ha dato tutto fin dall'inizio. Lo stesso Lorenzo ha commentato: "Abbiamo bisogno di una mano, magari con nuove parti e cambiamenti per essere competitivi. Perché ora è molto difficile combattere con loro." La carenza di prestazioni è confermata dal quarto posto di Valentino Rossi, arrivato a ben 19 secondi di ritardo dal vincitore: "Mark è stato impressionante, ma Jorge ha fatto un lavoro fantastico e ha tentato di tutto, guidava come un pazzo, ma sapevamo che la pista di Indianapolis non era facile per una Yamaha così. Non credo però che il campionato sia già finito anche se, con la moto che abbiamo, Brno sarà più o meno lo stesso scenario". I piloti sperano nell'arrivo del cambio seamless, ma forse serviranno interventi più profondi per salvare il mondiale Yamaha.
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