MotoGP 2020 - Ezpeleta: "Prima gara in Argentina, a meno di sorprese"
Il numero uno di Dorna conferma l'avvio del mondiale a Termas de Rio Hondo il 19 aprile: "Siamo disposti a correre anche a porte chiuse e a disputare gare a dicembre nei posti caldi". Il sindaco di Jerez mantiene la volontà di fare disputare la Sbk a fine marzo e la MotoGP a maggio, ma la situazione è in rapida evoluzione
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Nel mutevole scenario internazionale e nello stravolgimento delle attività sportive, c'è un uomo che continua a ribadire la propria ferma volontà di proseguire con un calendario quanto più possibile compatibile con i programmi originari. Carmelo Ezpeleta sta facendo quanto è in suo potere per dare avvio alla stagione della MotoGP, e anche oggi ha confermato al giornale spagnolo AS che «la stagione 2020 si farà e partirà in Argentina, anche se potrebbero esserci novità».
MXGP già rinviata
Solo ieri il mondiale di motocross ha spostato al 22 novembre l'appuntamento del 22 marzo a programmato a Neuquen, dopo che il ministero della salute ha deciso di sospendere temporaneamente tutti gli eventi sportivi, mentre l'appuntamento di Termas de Rio Hondo, che dovrebbe dare il via alla stagione MotoGP, rimane per ora confermato, ma la situazione viene ovviamente valutata di giorno in giorno. Nel frattempo il numero uno di Dorna non si nasconde e parla a 360 gradi della classe regina, rilanciando addirittura: «Per adesso il mondiale inizia il 19 aprile, ma ci potrebbero essere sorprese. D'altronde solo in MotoGP lavorano 400 italiani, cosa avrei potuto fare? Comunque anche in questo momento ci sono italiani che stanno facendo prove a Jerez per la MotoE e non sta succedendo niente». Ezpeleta ribadisce che il mondiale si farà ad ogni costo: «Se sarà necessario correremo d'inverno andando nei posti caldi. Siamo nel momento peggiore della crisi, ma la situazione andrà migliorando. La Formula 1 inizia in Australia e proseguirà in Bahrein, anche se a porte chiuse. Io vorrei che la MotoGP corresse con il pubblico, ma se non si potrà ci adegueremo».
E in Spagna?
Dorna organizza anche la SBK e a breve le derivate di serie dovrebbero andare a Jerez, per il secondo round stagionale (quello del Qatar è stato annullato) il programma dal 27 al 29 marzo. Il materiale inviato dalle squadre è già sul posto «Ho parlato con il sindaco di Jerez ed è loro intenzione disputare la prova. Così come al momento confermano la MotoGP per il 3 di maggio. Non ci arrenderemo». La situazione però è in rapida evoluzione anche nella penisola iberica e a ore potrebbero esserci novità.
Ezpeleta punta sui Marquez e Rossi
Parlando con AS di altri temi legati alla stagione, Ezpeleta parla della strana squadra che Repsol ha allestito per il 2020, con entrambi i fratelli Marquez: «Non credo proprio che la cosa possa disturbare Marc, anzi. Alex in alcune situzioni potrà dargli informazioni utili». Il numero uno di Dorna poi parla dei veterani della categoria: «Valentino ha fatto grandi cose e non sono deluso dai suoi ultimi risultati, così come dalle prestazioni di Lorenzo. È vero che Rossi non sta vincendo ma non è una questione di età. Prendete Sainz: ha 57 anni ma continua a correre ai massimi livelli e ad avere successo». Visti i test di questi giorni a Jerez, Ezpeleta parla anche di MotoE: «Fanno tempi vicini alla Moto3, secondo me è un errore che Formula1 e Formula E corrano separate. Per quanto ci riguarda, potremmo fare una MotoGP elettrica, ma non ha senso perché l'industria non è pronta. Al momento la MotoE rimarrà una coppa con un solo fornitore e non un campionato del mondo».
MXGP già rinviata
Solo ieri il mondiale di motocross ha spostato al 22 novembre l'appuntamento del 22 marzo a programmato a Neuquen, dopo che il ministero della salute ha deciso di sospendere temporaneamente tutti gli eventi sportivi, mentre l'appuntamento di Termas de Rio Hondo, che dovrebbe dare il via alla stagione MotoGP, rimane per ora confermato, ma la situazione viene ovviamente valutata di giorno in giorno. Nel frattempo il numero uno di Dorna non si nasconde e parla a 360 gradi della classe regina, rilanciando addirittura: «Per adesso il mondiale inizia il 19 aprile, ma ci potrebbero essere sorprese. D'altronde solo in MotoGP lavorano 400 italiani, cosa avrei potuto fare? Comunque anche in questo momento ci sono italiani che stanno facendo prove a Jerez per la MotoE e non sta succedendo niente». Ezpeleta ribadisce che il mondiale si farà ad ogni costo: «Se sarà necessario correremo d'inverno andando nei posti caldi. Siamo nel momento peggiore della crisi, ma la situazione andrà migliorando. La Formula 1 inizia in Australia e proseguirà in Bahrein, anche se a porte chiuse. Io vorrei che la MotoGP corresse con il pubblico, ma se non si potrà ci adegueremo».
E in Spagna?
Dorna organizza anche la SBK e a breve le derivate di serie dovrebbero andare a Jerez, per il secondo round stagionale (quello del Qatar è stato annullato) il programma dal 27 al 29 marzo. Il materiale inviato dalle squadre è già sul posto «Ho parlato con il sindaco di Jerez ed è loro intenzione disputare la prova. Così come al momento confermano la MotoGP per il 3 di maggio. Non ci arrenderemo». La situazione però è in rapida evoluzione anche nella penisola iberica e a ore potrebbero esserci novità.
Ezpeleta punta sui Marquez e Rossi
Parlando con AS di altri temi legati alla stagione, Ezpeleta parla della strana squadra che Repsol ha allestito per il 2020, con entrambi i fratelli Marquez: «Non credo proprio che la cosa possa disturbare Marc, anzi. Alex in alcune situzioni potrà dargli informazioni utili». Il numero uno di Dorna poi parla dei veterani della categoria: «Valentino ha fatto grandi cose e non sono deluso dai suoi ultimi risultati, così come dalle prestazioni di Lorenzo. È vero che Rossi non sta vincendo ma non è una questione di età. Prendete Sainz: ha 57 anni ma continua a correre ai massimi livelli e ad avere successo». Visti i test di questi giorni a Jerez, Ezpeleta parla anche di MotoE: «Fanno tempi vicini alla Moto3, secondo me è un errore che Formula1 e Formula E corrano separate. Per quanto ci riguarda, potremmo fare una MotoGP elettrica, ma non ha senso perché l'industria non è pronta. Al momento la MotoE rimarrà una coppa con un solo fornitore e non un campionato del mondo».
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