MotoGP 2015, Livio Suppo: “Non vinci quanto Valentino Rossi se non hai dentro qualcosa di speciale”
MotoGP news – A tre gare dalla fine del mondiale, il team principal HCR Livio Suppo ha parlato di Valentino Rossi in piena lotta per il suo decimo titolo mondiale. Suppo non si è risparmiato nei complimenti e ha parlato anche di Casey Stoner che “lo soffriva da morire”
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"Valentino piace al mondo intero"
Mancano tre gare alla fine del campionato, Valentino Rossi è il leader con 18 punti di vantaggio e alla vigilia del Gran Premio d'Australia è il favorito per il titolo. A dirlo è stato anche Livio Suppo, team principal HRC, in un'intervista a Repubblica: “Jorge Lorenzo è di certo più veloce rispetto al compagno di squadra, ma “il ‘problema’ è che Valentino è Valentino. Non vinci quanto ha vinto lui se non hai dentro qualcosa di speciale, di superiore. È un grande esempio. A 36 anni si allena più duro che in tutta la sua carriera: ha passione, umiltà. E talento, intelligenza… In questi venti anni, uno dopo l’altro tutti i suoi avversari si sono arresi. Lui è rimasto. Non deve più dimostrare nulla a nessuno, e invece continua a mettersi in gioco. Ci vuole solo rispetto, per uno così”. L'italiano ha analizzato gli ultimi appuntamenti, quelli in cui Rossi ha potuto creare e gestire il proprio bottino: “A Silverstone e Misano ha guadagnato punti su Lorenzo, che era più veloce. Non è un caso, forse è già tutto scritto”. Il destino ha voluto che Suppo lavorasse con i suoi rivali, prima Casey Stoner e poi Marc Marquez, e proprio sull'australiano ha raccontato: “Stoner era agli antipodi, uno duro e puro che lo soffriva da morire: voleva essere simpatico come lui e piacere a tutti. ‘Quelli che raccontano le barzellette ma non sono capaci è meglio stiano zitti’, gli dicevo. Valentino piace al mondo intero, il 90% dei tifosi indossa il suo cappellino, tutti gli danno ragione. È la sua grande forza, quella che gli farà vincere anche il decimo titolo. ‘Non ti arrabbiare, rimani te stesso’, ripetevo a Casey”.
Mancano tre gare alla fine del campionato, Valentino Rossi è il leader con 18 punti di vantaggio e alla vigilia del Gran Premio d'Australia è il favorito per il titolo. A dirlo è stato anche Livio Suppo, team principal HRC, in un'intervista a Repubblica: “Jorge Lorenzo è di certo più veloce rispetto al compagno di squadra, ma “il ‘problema’ è che Valentino è Valentino. Non vinci quanto ha vinto lui se non hai dentro qualcosa di speciale, di superiore. È un grande esempio. A 36 anni si allena più duro che in tutta la sua carriera: ha passione, umiltà. E talento, intelligenza… In questi venti anni, uno dopo l’altro tutti i suoi avversari si sono arresi. Lui è rimasto. Non deve più dimostrare nulla a nessuno, e invece continua a mettersi in gioco. Ci vuole solo rispetto, per uno così”. L'italiano ha analizzato gli ultimi appuntamenti, quelli in cui Rossi ha potuto creare e gestire il proprio bottino: “A Silverstone e Misano ha guadagnato punti su Lorenzo, che era più veloce. Non è un caso, forse è già tutto scritto”. Il destino ha voluto che Suppo lavorasse con i suoi rivali, prima Casey Stoner e poi Marc Marquez, e proprio sull'australiano ha raccontato: “Stoner era agli antipodi, uno duro e puro che lo soffriva da morire: voleva essere simpatico come lui e piacere a tutti. ‘Quelli che raccontano le barzellette ma non sono capaci è meglio stiano zitti’, gli dicevo. Valentino piace al mondo intero, il 90% dei tifosi indossa il suo cappellino, tutti gli danno ragione. È la sua grande forza, quella che gli farà vincere anche il decimo titolo. ‘Non ti arrabbiare, rimani te stesso’, ripetevo a Casey”.
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