MotoGP 2015, Jorge Lorenzo: “In sella alla moto devi seguire l'istinto”
MotoGP news – Il campione maiorchino ha conquistato la sua quarta vittoria consecutiva ed è arrivato a solo un punto dal leader del mondiale Valentino Rossi. Jorge Lorenzo ha raccontato le sue due stagioni passate, dove ha avuto a che fare con diversi problemi, e ha spiegato la sua strategia di gara: svolgerla in solitaria
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Lorenzo concentrato
Negli ultimi due campionati il vincitore del titolo della top class è stato Marc Marquez, che nel 2013 ha lottato fino alla fine con Jorge Lorenzo, infortunato a metà stagione, mentre nel 2014 ha dominato le prime dieci gare ipotecando così il mondiale. Il maiorchino ha partecipato al programma televisivo El Hormiguero 3.0 e ha commentato le sue due ultime stagioni: “Marc è stato da subito molto forte nel 2013, aveva fatto il podio nella sua prima gara e alal fine della stagione ha vinto il titolo. Sia io che Dani Pedrosa ci eravamo infortunati, avevamo perso molti punti, ma Marc per essere un debuttante era riuscito a fare tutto molto bene, senza dubbio. Nel 2014 ha fatto ancora bene, è stato superiore a tutti perché aveva tutto. Fisicamente stava bene, aveva molta fiducia, la moto era veloce e ha vinto dieci gare di fila. Man mano che andavamo avanti con la stagione miglioravamo la moto, nel frattempo ho anche cambiato preparatore fisico e mettermi in forma è stato più difficile di quello che pensavo. Tra la moto e la mia condizione fisica siamo poi tornati ad alti livelli nella seconda parte della stagione”. Jorge ha vinto le quattro vittorie consecutive, è arrivato a solo un punto dal leader Valentino Rossi nella classifica generale, e pare imbattibile: “Quando sei in sella alla moto non devi pensare molto. Devi pensare a quello che stai facendo, esserne cosciente dei rischi e di quello che stai facendo, ma è meglio che usi l'istinto. Quando fai così e ti diverti a guidare ti viene tutto facile”. La sua strategia è sempre la stessa: fare un'ottima partenza, girare per primo, seminare gli avversari e svolgere la gara davanti a tutti in solitaria: “Personalmente, non mi piace avere qualcuno davanti, perché sono molto preciso e molto concentrato. Quando guido da solo posso fare lo stesso tempo per molti giri. Ci sono piloti, invece, che preferiscono inseguire qualcuno e in questo caso mettono a segno anche tempi migliori”.
Negli ultimi due campionati il vincitore del titolo della top class è stato Marc Marquez, che nel 2013 ha lottato fino alla fine con Jorge Lorenzo, infortunato a metà stagione, mentre nel 2014 ha dominato le prime dieci gare ipotecando così il mondiale. Il maiorchino ha partecipato al programma televisivo El Hormiguero 3.0 e ha commentato le sue due ultime stagioni: “Marc è stato da subito molto forte nel 2013, aveva fatto il podio nella sua prima gara e alal fine della stagione ha vinto il titolo. Sia io che Dani Pedrosa ci eravamo infortunati, avevamo perso molti punti, ma Marc per essere un debuttante era riuscito a fare tutto molto bene, senza dubbio. Nel 2014 ha fatto ancora bene, è stato superiore a tutti perché aveva tutto. Fisicamente stava bene, aveva molta fiducia, la moto era veloce e ha vinto dieci gare di fila. Man mano che andavamo avanti con la stagione miglioravamo la moto, nel frattempo ho anche cambiato preparatore fisico e mettermi in forma è stato più difficile di quello che pensavo. Tra la moto e la mia condizione fisica siamo poi tornati ad alti livelli nella seconda parte della stagione”. Jorge ha vinto le quattro vittorie consecutive, è arrivato a solo un punto dal leader Valentino Rossi nella classifica generale, e pare imbattibile: “Quando sei in sella alla moto non devi pensare molto. Devi pensare a quello che stai facendo, esserne cosciente dei rischi e di quello che stai facendo, ma è meglio che usi l'istinto. Quando fai così e ti diverti a guidare ti viene tutto facile”. La sua strategia è sempre la stessa: fare un'ottima partenza, girare per primo, seminare gli avversari e svolgere la gara davanti a tutti in solitaria: “Personalmente, non mi piace avere qualcuno davanti, perché sono molto preciso e molto concentrato. Quando guido da solo posso fare lo stesso tempo per molti giri. Ci sono piloti, invece, che preferiscono inseguire qualcuno e in questo caso mettono a segno anche tempi migliori”.
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