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MotoGP 2014 Marquez: “Assen è faticosa per la Honda”

MotoGP 2014 – Il campione del mondo in carica ha partecipato da testimonial al marchio di scarpe Munich e ha rilasciato un'intervista a motogp.com. Marc Marquez ha parlato del prossimo appuntamento ad Assen, della sua concentrazione sul campionato, del valore "reale" dei record e dei suoi avversari, uno in particolare...
Marquez pensa ad Assen 
Dopo aver messo a segno la settima vittoria stagionale e consecutiva, Marc Marquez non si è fermato un attimo e in questi giorni ha presenziato all'evento Munich come testimonial del marchio di scarpe sportive. Oltre alle vittorie, lo spagnolo sta facendo suoi sempre più record, anche alcuni che sono stati in gradi di resistere per decenni: “Più che ai numeri o alla serie di vittorie consecutive, io penso solo a far del mio meglio in ogni gara. Se poi arrivano anche i record, ovviamente ne sono felice, ma il mio obiettivo resta il Campionato a fine stagione. In ogni round dobbiamo considerare tanti fattori e sicuramente sará impossibile vincerle tutte, ma io resto tranquillo e ho fiducia in me stesso. Sabato scorso per esempio non sono riuscito a strappare la pole, così mi sono concentrato sulla gara”. Il prossimo GP sarà tra dieci giorni sul circuito di Assen, secondo lui uno dei più ostici in calendario, ecco perché: “Tra tutte le gare che rimangono da disputare quella olandese è generalmente la più faticosa per la Honda per lo stile che richiede la moto, anche se adesso abbiamo un telaio diverso dall'anno scorso, molto più docile. Questo è uno dei miei tracciati preferiti, ma non sarà facile, non dimentichiamoci che insieme a me sulla griglia di partenza ci sono i migliori piloti che possono vantare diversi titoli mondiali”. Dall'anno scorso qualcosa però è cambiato: “Io sono sempre lo stesso, ma ho più esperienza e capisco di più le reazioni della moto, questo mi permette di osare di più”. In pista Marquez si ritrova ad affrontare piloti molto veloci, alcuni dei quali hanno anche già vinto parecchi titoli mondiali, come Jorge Lorenzo, di cui ha detto: “Ha avuto parole molto belle nei miei confronti, è stato un esempio quando è arrivato e ha vinto in MotoGP. Jorge è ancora un pilota che ha la lotta nel sangue”.
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