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MotoGP 2014, il debutto di Scott Redding

MotoGP news – L’inglese ha concluso la sua prima gara nella categoria regina del Motomondiale con un ottimo risultato. La sua Honda RCV1000R è stata la prima Open dela casa giapponese sul traguardo in Qatar, davanti a Nicky Hayden. Il suo capotecnico Diego Gubellini ha spiegato il lavoro che è stato fatto per permettergli di essere competitivo in gara
Redding il rookie
Il team GO&FUN Honda Gresini ha riconfermato per la stagione 2014 Alvaro Bautista, affiancato ad un nuovo pilota, giovane e promettente, arrivato direttamente dalla Moto2: Scott Redding. vice-campione del mondo della categoria intermedia, ha debuttato nella categoria regina. L'inglese vice campione 2013 della Moto2 ha a disposizione una Honda RCV1000R versione Open. Sabato 22 marzo sul circuito del Qatar l’inglese si era classificato in diciottesima posizione, senza far vedere nulla di straordinario. Grazie però ad alcune nuove modifiche effettuate sulla sua moto, e complici anche le cadute che hanno caratterizzato il Gran Premio, Scott ha potuto concludere in un'ottima settima posizione, come miglior pilota Honda Open e davanti a Nicky Hayden, compagno di marca con la stessa moto. I miglioramenti sono stati spiegati dal suo capotecnico Diego Gubellini, che ha raccontato: “Durante le prove libere abbiamo lavorato sulla messa a punto della moto di Redding alla ricerca di un maggior feeling con l’anteriore. In particolare, avevamo già preparato una moto con un interasse più corto, la RCV1000R numero 2 di Scott, ottenuto avvicinando sia la ruota anteriore che quella posteriore, mantenendo di conseguenza lo stesso bilanciamento dei pesi. Il caso ha voluto che la provassimo durante la Qualifica 1, a causa di un problema a un sensore sulla ruota anteriore della moto numero 1, utilizzata durante tutto il weekend fino a quel momento. A Scott questa differente geometria è piaciuta subito: lo ha aiutato a limitare i problemi di feeling con l’anteriore e difatti il miglioramento rispetto ai tempi ottenuti nei test è stato subito di circa mezzo secondo”. Il merito ovviamente va anche al pilota: “Sono rimasto sorpreso dalla strategia che Scott ha adottato in gara: molto aggressivo nei primi giri, in seguito ha lavorato molto sul suo stile di guida per preservare le gomme”.
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giggio
Lun, 03/31/2014 - 09:59
Mi sa che i tecnici italiani sono tra i migliori... vedi anche quello di Valentino Rossi! Forse hanno più fantasia nel trovare la soluzione giusta