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Motociclista condannato a 2 anni di carcere, filmava tutte le sue "prodezze" vietate VIDEO

Firmare le proprie "prodezze" è un vizio comune a molti smanettoni, ma ha un motociclista inglese è andata decisamente male. Fermato dalla polizia per guida pericolosa, è stato condannato a due anni di reclusione: nella sua action cam gli agenti hanno trovato le prove di numerose altre violazioni. Ecco il video
"Un chiaro messaggio per tutti i motociclisti”
Le ormai numerose action-cam da montare sul casco o sul telaio della moto posso essere un’ottima idea per riprendere un viaggio o una semplice scampagnata domenicale. Molti biker però, purtroppo, sembrerebbero averle intese più come strumento utile a filmare veri e propri crimini stradali. Tra questi anche Robert Hammond, motociclista sessantenne del Sussex condannato a quasi due anni di reclusione dalla Corte dell’Hampshire.
Come sottolineato dalle Forze dell’ordine stesse, questa vicenda deve necessariamente far riflettere: fermato in sella alla sua Fireblade per guida pericolosa ed eccesso di velocità, i due agenti hanno sequestrato a Hammond la micro scheda della camera montata sul casco e, successivamente, visionato gli oltre 150 videoclip presenti nella memoria. Sorpassi vietati con invasione della corsia opposta, diverse manovre pericolose, superamento costante dei limiti di velocità, con picchi di 140 km/h in tratti da 48 km/h e, non da ultimo, una velocità massima raggiunta -e filmata- di ben 240 km/h, chiaramente ben al di sopra di qualsiasi limite stradale.
Fermato lo scorso aprile, la Corte ha deciso una pena di almeno sei mesi per ogni infrazione, condannando l’uomo ad un tempo di reclusione di circa due anni e la successiva sospensione della patente per un tempo altrettanto lungo: “I filmati analizzati evidenziano un comportamento gravissimo - ha spiegato il sergente Alan Spicer - è un miracolo che nessuno sia rimasto coinvolto in un grave incidente, che non ci siano stati morti o feriti. La sentenza decisa dalla corte  -ammonisce il sergente - dev’essere un chiaro messaggio per tutti i motociclisti”. Qui sotto il video diffuso dalla polizia del Sussex.

 
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