Motociclismo: Mike Hailwood oggi avrebbe compiuto 74 anni
Oggi Mike the Bike Hailwood avrebbe compiuto 74 anni e il figlio Dave ha deciso di dedicargli un post sulla sua pagina facebook, subito sommersa di auguri provenienti dagli appassionati di tutto il mondo. L'emittente inglese BT Sport, invece, lo ha ricordato con bellissimo documentario sulla sua vita
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News
Tanti auguri leggenda
Mike Hailwood per molti appassionati è stato il più forte pilota di tutti i tempi, capace di vincere 9 mondiali e persino ottenere, una volta abbandonate le moto, qualche risultato di rilievo anche in Formula 1. Mike era capace di vincere con qualsiasi moto, l'unico in grado di domare la scorbutica Honda 500 e di ritornare in pista al Tourist Trophy (vinto per 14 volte), dopo 10 anni dall'addio alle corse e trionfare in sella a una Ducati battendo tutta la concorrenza giapponese. Sono restati nella storii suoi duelli con Giacomo Agostini, quando erano compagni in MV e poi "avversari" quando l'inglese passò alla Honda. Morì a 40 anni per un banale incidente stradale: Mike stava andando a comprare Fish e Chips per un pranzetto in famiglia e finì contro un camion che stava effettuando una inversione dove era vietato. Nell'incidente perse la vita anche sua figlia Michelle che viaggiava accanto a lui, mentre suo figlio David, pure a bordo, sopravvisse alle ferite. Proprio quest'ultimo oggi ha ricordato che oggi era il compleanno di Mike (nato il 2 aprile del 1940) con un bel post sulla sua pagina facebook, subito sommersa di auguri. Questa però, non è l'unica celebrazione del campionoe inglese: l'emittente britannica BT Sport infatti, il 26 marzo, il giorno dell'anniversario dell'incidente di Hailwood ha mandato in onda un bel documentario sulla vita del pilota intitolato An Ordinary Hero – The story of Mike Hailwood. Il filmato è stato realizzato prendendo spezzoni di video d'epoca e interviste ai piloti e alle persone che conoscevano Hailwood. Visto il successo di pubblico del documentario l'emittente sembra stia pensando di realizzarne un DVD. Nell'attesa ecco la compilation di musiche utlizzate per relaizzare il documentario, ascoltabile tramite Spotify a questo indirizzo. Qui invece, alcune pillole estratte dal documentario.
Mike Hailwood per molti appassionati è stato il più forte pilota di tutti i tempi, capace di vincere 9 mondiali e persino ottenere, una volta abbandonate le moto, qualche risultato di rilievo anche in Formula 1. Mike era capace di vincere con qualsiasi moto, l'unico in grado di domare la scorbutica Honda 500 e di ritornare in pista al Tourist Trophy (vinto per 14 volte), dopo 10 anni dall'addio alle corse e trionfare in sella a una Ducati battendo tutta la concorrenza giapponese. Sono restati nella storii suoi duelli con Giacomo Agostini, quando erano compagni in MV e poi "avversari" quando l'inglese passò alla Honda. Morì a 40 anni per un banale incidente stradale: Mike stava andando a comprare Fish e Chips per un pranzetto in famiglia e finì contro un camion che stava effettuando una inversione dove era vietato. Nell'incidente perse la vita anche sua figlia Michelle che viaggiava accanto a lui, mentre suo figlio David, pure a bordo, sopravvisse alle ferite. Proprio quest'ultimo oggi ha ricordato che oggi era il compleanno di Mike (nato il 2 aprile del 1940) con un bel post sulla sua pagina facebook, subito sommersa di auguri. Questa però, non è l'unica celebrazione del campionoe inglese: l'emittente britannica BT Sport infatti, il 26 marzo, il giorno dell'anniversario dell'incidente di Hailwood ha mandato in onda un bel documentario sulla vita del pilota intitolato An Ordinary Hero – The story of Mike Hailwood. Il filmato è stato realizzato prendendo spezzoni di video d'epoca e interviste ai piloti e alle persone che conoscevano Hailwood. Visto il successo di pubblico del documentario l'emittente sembra stia pensando di realizzarne un DVD. Nell'attesa ecco la compilation di musiche utlizzate per relaizzare il documentario, ascoltabile tramite Spotify a questo indirizzo. Qui invece, alcune pillole estratte dal documentario.
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un vero mito... come pure la Ducati MHR 900...
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