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Moto3, intervista esclusiva a Romano Fenati: “Titolo difficile, non impossibile”

Moto3 news – Al quarto anno di Motomondiale, dopo unidici gare Romano Fenati è terzo nella classifica mondiale alla guida della KTM dello Sky Racing Team VR46. Lo abbiamo incontrato a Brno, ecco cosa ci ha raccontato il pupillo del Dottore 
La stagione 2015 non è iniziata al meglio per Romano Fenati, il pilota italiano più vincente in Moto3 negli ultimi quattro anni. Grazie all'ottimo lavoro di squadra, alla grande collaborazione tra Sky e la VR46 e alla maturità di “Fenny”, i risultati si sono iniziati a vedere e il culmine è stato raggiunto a Le Mans dove è stata raggiunta una bella vittoria "scaccia crisi". Dopo le prime undici gare il pesarese ha così raggiunto la terza posizione in classifica generale a 122 punti dal leader Denny Kent. Sul circuito di Brno, dove ha ottenuto un grande sesto posto, abbiamo chiacchierato con lui, ecco cosa ci ha raccontato.

Ad oggi quali sono le tue sensazioni sulla KTM?
È migliorata molto rispetto all'inizio dell'anno, perché purtroppo durante i test invernali non avevamo girato molto. Io avevo il problema alla clavicola e siccome aveva piovuto sempre ho preferito non fare molti giri, era pericoloso. Inoltre abbiamo fatto molti cambiamenti dall'inizio della stagione fino ad oggi. Con la mia squadra abbiamo stilato un nostro programma e abbiamo fatto un set up differente da tutti gli altri, lo uso solo io e per me va bene.

Cosa ti piace di più e di meno di questa moto?
È migliorato in generale tutto, ma ancora c'è da migliorare il feeling con l'anteriore. L'aspetto sul quale siamo riusciti a fare un buon passo in avanti è invece il grip con il posteriore.

Hai risalito la classifica e sei in terza piazza, come vedi la lotta al titolo?
Eh, Denny Kent è un po' lontano... Riprenderlo non è impossibile secondo me, però è molto difficile. A lui bastano due vittorie ma la gara di Indianapolis ci insegna che non è mai detta l'ultima parola. È presto per dire che Kent sarà il campione, ma è decisamente sulla strada giusta.

Come gestite il lavoro nel box con la tua squadra?
Innanzitutto ci concentriamo molto per mettere a posto la moto e io mi devo adattare di conseguenza. “Diamo 'na botta di qua e 'na botta di là”. Il sabato ci concentriamo sulle qualifiche, quest'anno sembra che abbiamo fatto un buon passo in avanti e partire davanti è un po' più facile. Il miglioramento è dovuto anche ai regolamenti, perché adesso quelli che aspettano la scia giusta vengono penalizzati e per noi è anche meno pericoloso.

In che rapporti sei con il tuo compagno di squadra Andrea Migno?
È bravo, per me è come un fratellino. Parliamo spesso e gli do anche qualche consiglio.

E Vale li dà a voi?
Vale adesso si sta giocando il titolo, quindi è molto concentrato sul suo lavoro. Consigli sulla guida non molti, ognuno ha la propria. Più che altro il giovedì facciamo il giro di pista e ci dice due o tre cose che possono servire. Ci confrontiamo un po'.

Che obiettivi hai pr questa stagione?
Quello che avevo all'inizio della stagione, di essere costante. Ci hanno massacrato più volte i giornali su questo aspetto, e purtroppo avevano ragione, ma non era tutta colpa nostra.

Come organizzi le tue giornate senza andare a scuola?
A settembre purtroppo ci devo tornare, quest'anno non l'ho fatta perché mi ero fatto male. A inizio anno ho studiato un pochino, però sono migliorato molto a FIFA, a MotoGP con la Playstation e anche con l'inglese... A parte gli scherzi, dovrò fare il quinto anno e voglio farlo per prendere il diploma.

Come ti alleni?
Adesso che fa caldo al mattino vado al mare e nel pomeriggio in palestra, oppure dormo. Mi alleno con il flat track e dedico meno tempo al motocross perché è soltanto un divertimento ed è molto più pericoloso. Con i ragazzi della VR46 Academy ci piace giocare a basket e io mi diletto a farli ridere perché non so affatto giocarci, per non parlare del calcio con cui ho litigato un po' di anni fa...

Siete tanti italiani in Moto3, che rapporto avete tra di voi?
Eh sì, siamo tutti della stessa età. È un po' come andare a scuola. Usciamo la sera, ci incontriamo sul lungo mare, ma l'argomento è sempre solo uno e non sono le moto (ride).

Progetti per il futuro?
Eh vediamo... Rimango sul vago perché ancora non sappiamo. Mi piacerebbe passare in Moto2, ma anche restare in Moto3 per provare a vincere. In ogni caso bisogna vedere la migliore condizione per me, entrambi le scelte sono intelligenti. Bisogna ancora vedere, cerco di rimandare il più possibile per avere ancora la testa libera per finire bene il campionato.

Come vedi la lotta al titolo della MotoGP?
Cambiamo argomento, non voglio dire nulla!
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