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Moto3, intervista esclusiva a Enea Bastianini: “Fausto Gresini si impegna al massimo per me"

Moto3 news - Nonostante l'infortunio al polso destro, Enea Bastianini è riuscito a farsi valere sulla pista del Mugello, concludendo dodicesimo. Il diciottenne del team Gresini, alla vigilia della trasferta al Montmelò ci ha fatto un bilancio di questi tre anni di Motomondiale, ha parlato della MotoGP e ci ha svelato qual è il suo motto: "Testa e cuore"
Qual è il feeling con la moto?
Abbastanza buono. Abbiamo sempre qualche problema all'anteriore, e ora che mi sono fatto male purtroppo lo sento ancora di più. Questo è l'unico neo di quest’anno. Potrebbero arrivare degli aggiornamenti, ma ci sono piloti che stanno andando forte con la Honda, quindi vuol dire che è possibile metterla a punto bene.

La Moto3 come la vedi?
Tosta, sarà difficile. Binder è partito con il piede giusto, sarà difficile stargli davanti, ma fino a quando la stagione non è finita ci si prova sempre.

Siete tanti italiani, questo ti mette pressione?
No, non ci faccio caso. È vero che ce ne sono tanti e sono forti, ma io cerco di fare il massimo in tutte le gare, penso a me stesso.

Sei al terzo anno di Motomondiale, che bilancio fai?
È passato veloce! Sono arrivato che ero sedicenne, è una dura verità però è così! Mi sembra ieri che ho fatto la mia prima gara, invece adesso vengo già considerato come uno dei più vecchi! È bello però, vuol dire che si va avanti.

Questo ti ha anche fatto crescere a livello umano...
L'ho presa bene da subito. Già da piccolissimo sono stato abituato a stare fuori di casa, è peggio quando sono a casa che non il contrario (ride). A stare in giro impari molto. Sono sempre accompagnato da mio zio, mi “scassa” un po' e ci divertiamo. E poi quando sei in giro è un po' difficile fare tutto da solo, preparare il casco e tutte quelle cose lì, avere una persona vicino è importante.

Questa tra l'altro è la tua prima stagione da diciottenne, è cambiato qualcosa?
A parte che potrei aprire lo spumante sul podio, no! (ride)

All'interno del team com'è il lavoro?
È ancora più professionale, il metodo è sempre lo stesso. Ci sono due nuovi componenti, il telemetrista e il capo tecnico, sono italiani, li conoscevo già prima e mi trovo bene con loro.

Come va con Fausto Gresini?
Siamo in buoni rapporti. Sicuramente l'anno scorso abbiamo avuto un momento un po' così, capita, però penso che si sta impegnando a fare di tutto per farmi andare bene, sono contento. C'è molta confidenza con lui.

Chi ti piace nella top class?
In MotoGP non ho un pilota particolare preferito, vanno tutti molto forte. Vorrei avere il talento di Valentino, la costanza di Lorenzo, il momento di forma che sta vivendo Vinales: sono tutte cose che sarebbe bello controllare per il futuro. Sono cose che nascono dentro, puoi arrivare fino a un certo punto, ma se non ce l'hai dentro...

Qual è il tuo motto?
Testa e cuore. Era la frase che il mio telemetrista mi diceva sempre ogni volta che uscivo dal box. Vorrebbe dire “usa la testa ma vai di cuore”.
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