Moto3, intervista esclusiva a Enea Bastianini: “La Honda in MotoGP la proverei subito!"
Moto3 news – Al Gran Premio di Catalunya abbiamo fatto quattro chiacchiere con Enea Bastianini, miglior debuttante dello scorso anno e che dopo sette gare è attualmente secondo in campionato. Il riminese ci ha parlato della sua Honda, del rapporto che ha con i piloti italiani della sua categoria e cosa gli manca per conquistare la sua prima vittoria a livello mondiale...
Image
MotoGP
Il “Bestia”
Lo scorso anno Enea Bastianini ha debuttato in Moto3 raccogliendo un bottino di tre podi che gli sono valsi il titolo di miglior rookie della stagione. Sempre in forza al team Gresini, dopo sette gare e tre secondi posti, quest'anno è secondo in campionato e viste le prestazioni della sua Honda, sembra aver trovato il feeling giusto per puntare alla vittoria. In occasione del GP di Catalunya abbiamo intervistato il pilota diciassettenne che, da poco, è anche entrato a far parte delle Fiamme Oro.
Sei entrato a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro, sei emozionato?
Sì, diciamo che è una cosa nuova, un po' inaspettata. Vediamo come va, ma è una cosa bella. Mi sono venuti a cercare, io non ne sapevo molto, fatto sta che dopo essermi informato ho capito che poteva essere utile per me e una bella opportunità. Adesso dovrò fare anche il corso di sei mesi, più altri sei mesi di messa in prova. Di questo ho già parlato con Danilo Petrucci e Michele Pirro (anche loro ne fanno parte) e mi han detto che dopo il corso diventa tutto più divertente.
Sei secondo in campionato dopo le prime sette gare, te l'aspettavi?
Beh non me l'aspettavo, ma ci speravo. Diciamo che non sono partito benissimo perché avevo una moto nuova a cui inizialmente ho fatto un po' di fatica ad adattarmi, ma poi siamo riusciti a lavorare molto e ora mi trovo molto bene in sella alla Honda. In classifica sono messo bene, ma c'è Danny Kent che è riuscito ad andare a prendere un po' di margine, sarà difficile andarlo a prendere...
Cosa non ti piace della tua Honda?
Credo che non ci siano punti deboli nella mia moto. È tutta da capire. Adesso siamo arrivati a un punto in cui ci siamo, sia in accelerazione che in frenata. L'unica cosa forse che posso ancora modificare è il centro curva, dove in alcune piste faccio un po' fatica a portare la moto dove voglio io.
Qual è il punto forte della tua Honda?
La staccata, aspetto in cui all'inizio del campionato era carente. Mi sentivo un po' insicuro e facevo fatica, poi a Jerez nei test sono riuscito a trovare una soluzione molto buona e applicabile anche per le altre gare.
Pensi sia una moto superiore alle altre?
Penso di no, più o meno la Moto3 credo sia abbastanza livellata. Magari una moto ha più motore, l'altra può avere il telaio migliore, dipende.
Chi è il tuo principale rivale in Moto3?
Ah, Danny Kent (attuale leader del campionato con 51 punti di vantaggio, ndr). Devo dire che anche Miguel Oliveira al Mugello è andato bene, lo vedevo guidare forte e anche lui, se ha trovato la strada giusta, sarà duro da battere.
Qual è il tuo obiettivo?
Eh sì, ovvio, forse il titolo, però l'importante è continuare ad essere costante e non fare errori.
In che rapporti sei con Romano Fenati? Siete i due miglior piloti italiani.
Bene, anche dopo le gare ci piace parlare e cercare di capire cosa abbiamo fatto. Magari qualche casino (ride), anche se Romano è comunque un pilota molto corretto.
E con gli altri italiani? Ora siete in tanti a stare davanti.
Sì, adesso sì! È il primo anno in cui le moto sono un po' tutte uguali, questo è il mio secondo anno nella categoria, ma diciamo che anche tre o quattro anni fa penso che il problema non fosse il pilota ma erano le moto che gli italiani avevano sotto il c**o.
Il tuo idolo è Casey Stoner, parteciperà alle 8 ore di Suzuka, cosa ti aspetti da lui?
Mah non lo so, sono due anni che non si sa nulla di lui. Fa il collaudatore, ma non si sanno i tempi che è in grado di segnare. Spero che possa andare bene! Mi darebbe piaciuto rivederlo come wild card al posto di Dani Pedrosa per vedere anche quanto sono migliorati i piloti adesso e come si troverebbe lui con la RC213V attuale. È vero che è lui che la collauda, ma in gara è tutta un'altra storia.
Se Honda ti proponesse il passaggio dalla Moto3 alla MotoGP, lo faresti?
Troppo presto per dirlo. A provarla, però, ci andrei anche subito!
Cosa ti manca per la vittoria?
Un po' di "fortuna" (ride). Diciamo che la prima gara potevamo sicuramente vincerla, però con le scie non si sa mai. Vedi Oliveira, tutti dicono che è impossibile vincere se esci primo dall'ultima curva, invece non è vero niente. Basta calcolare bene come uscire dalla curva e il rettilineo. Diciamo che forse mi manca ancora un pizzico di esperienza.
Lo scorso anno Enea Bastianini ha debuttato in Moto3 raccogliendo un bottino di tre podi che gli sono valsi il titolo di miglior rookie della stagione. Sempre in forza al team Gresini, dopo sette gare e tre secondi posti, quest'anno è secondo in campionato e viste le prestazioni della sua Honda, sembra aver trovato il feeling giusto per puntare alla vittoria. In occasione del GP di Catalunya abbiamo intervistato il pilota diciassettenne che, da poco, è anche entrato a far parte delle Fiamme Oro.
Sei entrato a far parte del gruppo sportivo Fiamme Oro, sei emozionato?
Sì, diciamo che è una cosa nuova, un po' inaspettata. Vediamo come va, ma è una cosa bella. Mi sono venuti a cercare, io non ne sapevo molto, fatto sta che dopo essermi informato ho capito che poteva essere utile per me e una bella opportunità. Adesso dovrò fare anche il corso di sei mesi, più altri sei mesi di messa in prova. Di questo ho già parlato con Danilo Petrucci e Michele Pirro (anche loro ne fanno parte) e mi han detto che dopo il corso diventa tutto più divertente.
Sei secondo in campionato dopo le prime sette gare, te l'aspettavi?
Beh non me l'aspettavo, ma ci speravo. Diciamo che non sono partito benissimo perché avevo una moto nuova a cui inizialmente ho fatto un po' di fatica ad adattarmi, ma poi siamo riusciti a lavorare molto e ora mi trovo molto bene in sella alla Honda. In classifica sono messo bene, ma c'è Danny Kent che è riuscito ad andare a prendere un po' di margine, sarà difficile andarlo a prendere...
Cosa non ti piace della tua Honda?
Credo che non ci siano punti deboli nella mia moto. È tutta da capire. Adesso siamo arrivati a un punto in cui ci siamo, sia in accelerazione che in frenata. L'unica cosa forse che posso ancora modificare è il centro curva, dove in alcune piste faccio un po' fatica a portare la moto dove voglio io.
Qual è il punto forte della tua Honda?
La staccata, aspetto in cui all'inizio del campionato era carente. Mi sentivo un po' insicuro e facevo fatica, poi a Jerez nei test sono riuscito a trovare una soluzione molto buona e applicabile anche per le altre gare.
Pensi sia una moto superiore alle altre?
Penso di no, più o meno la Moto3 credo sia abbastanza livellata. Magari una moto ha più motore, l'altra può avere il telaio migliore, dipende.
Chi è il tuo principale rivale in Moto3?
Ah, Danny Kent (attuale leader del campionato con 51 punti di vantaggio, ndr). Devo dire che anche Miguel Oliveira al Mugello è andato bene, lo vedevo guidare forte e anche lui, se ha trovato la strada giusta, sarà duro da battere.
Qual è il tuo obiettivo?
Eh sì, ovvio, forse il titolo, però l'importante è continuare ad essere costante e non fare errori.
In che rapporti sei con Romano Fenati? Siete i due miglior piloti italiani.
Bene, anche dopo le gare ci piace parlare e cercare di capire cosa abbiamo fatto. Magari qualche casino (ride), anche se Romano è comunque un pilota molto corretto.
E con gli altri italiani? Ora siete in tanti a stare davanti.
Sì, adesso sì! È il primo anno in cui le moto sono un po' tutte uguali, questo è il mio secondo anno nella categoria, ma diciamo che anche tre o quattro anni fa penso che il problema non fosse il pilota ma erano le moto che gli italiani avevano sotto il c**o.
Il tuo idolo è Casey Stoner, parteciperà alle 8 ore di Suzuka, cosa ti aspetti da lui?
Mah non lo so, sono due anni che non si sa nulla di lui. Fa il collaudatore, ma non si sanno i tempi che è in grado di segnare. Spero che possa andare bene! Mi darebbe piaciuto rivederlo come wild card al posto di Dani Pedrosa per vedere anche quanto sono migliorati i piloti adesso e come si troverebbe lui con la RC213V attuale. È vero che è lui che la collauda, ma in gara è tutta un'altra storia.
Se Honda ti proponesse il passaggio dalla Moto3 alla MotoGP, lo faresti?
Troppo presto per dirlo. A provarla, però, ci andrei anche subito!
Cosa ti manca per la vittoria?
Un po' di "fortuna" (ride). Diciamo che la prima gara potevamo sicuramente vincerla, però con le scie non si sa mai. Vedi Oliveira, tutti dicono che è impossibile vincere se esci primo dall'ultima curva, invece non è vero niente. Basta calcolare bene come uscire dalla curva e il rettilineo. Diciamo che forse mi manca ancora un pizzico di esperienza.
Foto e immagini
Aggiungi un commento