Moto: in Spagna i sikhs non vogliono il casco

In moto solo con il turbante
Indossare il turbante è un obbligo per tutti i sikhs, una comunità indiana che vive principalmente nel Punjab e segue una religione fondata sull'isegnamento di dieci guro vissuti tra il 15° e il 17° secolo. Una delle comunità più numerose in Spagna (a Olot in Catalunya) ha iniziato una battaglia per ottenere l'esenzione dall'obbligo di indossare ilcasco, evcidentemente incompatibile con il turbante. I Sikhs hanno già ottenuto l'esenzione in Gran Bretagna e in Canada e nei prossimi mesi, come ha spiegato il portavoce Gurpinder Singh, verrà fatta una richiesta esplicita al comune di Olot e alla direzione generale del traffico della provincia di Girona. Per i fedeli, il turbante è considerato un elemento sacro e anche un simbolo religioso, Singh ha spiegato: “I sikh che sono stati battezzati sono coloro che obbligatoriamente devono indossarlo, e inoltre hanno preso il voto di non tagliarsi i capelli, di non fumare e non bere bevande alcoliche. Il turbante è un precetto da più di 300 anni ed è un segno della nostra identità. È un elemento in più del nostro corpo. Toglierlo in pubblico è peggio che denudarsi”. Inoltre il portavoce ha sottolineato: “Se negli altri paesi è permesso circolare in moto con il turbante, non dovrebbe esserci neanche qui nessun inconveniente. Vogliamo trovare una soluzione perché non vogliamo togliere il turbante, ma neanche rinunciare ad andare in moto”. Dal comune di Olot, il consigliere comunale di sicurezza Josep Gelis assicura che quando arriverà la richiesta verrà studiata, ma che non si potrà fare molto, perché questa è una competenza del regolamento del traffico spagnolo. Inoltre ha sostenuto che, nonostante questa rivendicazione, fino ad ora non si è visto nessun sikh andare in moto senza casco, perché la maggior parte si sposta a piedi, oppure si toglie il turbante.