Moto d'epoca - Da Bonhams tante bellezze all'asta
La casa d'aste britannica Bonhams è divenuta ormai la vetrina "top" nel settore moto. Tanti i gioielli passati sotto il martello dei suoi battitori, spesso venduti a cifre spettacolari. Ecco alcune delle più ammirate durante l'asta del 9 gennaio scorso a Las Vegas
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Autentici gioielli a due ruote
Il settore delle moto d'epoca di lusso, a quanto pare, non è in crisi e mai lo è stato: i collezionisti continuano a cercare le moto più rare e a spendere per esse cifre “folli”. Tra le case d'aste specializzate nel trattare questo tipo di "gioielli" c'è sicuramente la londinese Bonhams che con le sue sessioni dedicate alle due ruote, nell'ultimo anno è riuscita a raccogliere un totale di circa 3,3 milioni di dollari. A breve, la casa d'aste metterà in vendita anche la Harley-Davidson regalata al Papa (ne abbiamo parlato qui). Intanto però sul palco di Bonhams a Las Vegas lo scorso 9 gennaio sono passate tante altre rarità e, come spesso accade, accanto ad alcune immancabili "americane" hanno fatto capolino parecchie bellezze europee e in particolare italiane. Tra le più contese ci sono state senza dubbio tre Indian: una Board Track Racer del 1921 battuta a 63.000 euro, una Chief del 1935 appartenuta a Steve McQueen battuta a 80.000 euro e il “pezzo forte”, una Big Chief con sidecar del 1929, sempre appartenuta a McQueen ma restaurata dal padre della Kustom Kulture, Von Dutch, aggiudicata a ben 92.000 euro. Un'altra americana da primato è un'Harley EL del 1940 battuta alla bellezza di 116.000 euro. Passando alle moto costrute da questa parte dell'Oceano Atlantico, un altro gioiello venduto molto bene è stata una BMW Rennsport RS54 del 1954, battuta a 116.000 euro. Un'altra RS54, di due anni più giovane e con semicarenatura in alluminio, invece, è stata quotata a “soli” 76.000 euro. Passando alle italiane, il trio di “pezzi forti” parlava esclusivamente bolognese: la più "economica" è stata una Ducati TT2 del 1981 battuta a 38.000 euro, mentre una 750SS del 1973 è stata venduta a 100.000. Ma la “regina” di giornata è stata una Ducati 900 NCR che ha raggiunto la cifra record di 128.000 dollari.
Il settore delle moto d'epoca di lusso, a quanto pare, non è in crisi e mai lo è stato: i collezionisti continuano a cercare le moto più rare e a spendere per esse cifre “folli”. Tra le case d'aste specializzate nel trattare questo tipo di "gioielli" c'è sicuramente la londinese Bonhams che con le sue sessioni dedicate alle due ruote, nell'ultimo anno è riuscita a raccogliere un totale di circa 3,3 milioni di dollari. A breve, la casa d'aste metterà in vendita anche la Harley-Davidson regalata al Papa (ne abbiamo parlato qui). Intanto però sul palco di Bonhams a Las Vegas lo scorso 9 gennaio sono passate tante altre rarità e, come spesso accade, accanto ad alcune immancabili "americane" hanno fatto capolino parecchie bellezze europee e in particolare italiane. Tra le più contese ci sono state senza dubbio tre Indian: una Board Track Racer del 1921 battuta a 63.000 euro, una Chief del 1935 appartenuta a Steve McQueen battuta a 80.000 euro e il “pezzo forte”, una Big Chief con sidecar del 1929, sempre appartenuta a McQueen ma restaurata dal padre della Kustom Kulture, Von Dutch, aggiudicata a ben 92.000 euro. Un'altra americana da primato è un'Harley EL del 1940 battuta alla bellezza di 116.000 euro. Passando alle moto costrute da questa parte dell'Oceano Atlantico, un altro gioiello venduto molto bene è stata una BMW Rennsport RS54 del 1954, battuta a 116.000 euro. Un'altra RS54, di due anni più giovane e con semicarenatura in alluminio, invece, è stata quotata a “soli” 76.000 euro. Passando alle italiane, il trio di “pezzi forti” parlava esclusivamente bolognese: la più "economica" è stata una Ducati TT2 del 1981 battuta a 38.000 euro, mentre una 750SS del 1973 è stata venduta a 100.000. Ma la “regina” di giornata è stata una Ducati 900 NCR che ha raggiunto la cifra record di 128.000 dollari.
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