Moto 2, il calvario di Antonio Banderas
Moto 2 news – Il celebre attore, da sempre con un debole per le due ruote, nel 2009 aveva stretto rapporti con Daniel Devahive ed era entrato a far parte del suo progetto che prevedeva un team nella categoria di mezzo del Motomondiale. Le cose però non sono filate liscio fin dall'inzio e tutt'ora la questione è irrisolta, in tribunale
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Banderas nei guai
Il motociclismo è sempre stata una forte passione dell'attore Antonio Banderas, un sogno che però si è trasformato in un incubo, al punto tale che non si è mai più fatto rivedere nel paddock della MotoGP. Tutto ha avuto inizio nel 2009 con un accordo con Daniel Devahive, allora proprietario del team Promoracing del CEV, per dare vita a un nuovo team per il Mondiale di Moto 2 nel 2010, ma è tutto terminato con diverse migliaia di euro di debiti e denunce varie. Nel 2009 Banderas dichiarava al canale della televisione spagnole RTVE: “Sono sempre stato un grande appassionato del mondo del motociclismo e adesso che ho avuto questa opportunità, non ho avuto dubbi. Si tratta di appoggiare un team spagnolo e aiutarli ad avere a disposizione il materiale migliore”. Il 5 aprile 2010 si presentava il team denominato Jack&Jones Team by Antonio Banderas che schierava in griglia i due piloti Joan Olivé e Kenny Noyes. Quella che era iniziata come un'avventura di due stagioni, finì in realtà brutalmente dopo quella campagna, con molti insoluti e quattro anni più tardi, la situazione continua ad essere nei tribunali. Secondo le informazioni del sito web Vanitatis, il 16 gennaio il Tribunale di prima istanza numero 5 di Mollet del Vallès, ha notificato l'esecuzione provvisoria di una sentenza contro Antonio Banderas. L'attore è sollecitato al pagamento di 55.453,98 euro contratti con il mediatore José Miguel Antunez. Si cita Banderas a presentare una lista di suoi beni (eccetto depositi bancari) che coprono quella quantità di denaro, più altri 16.600 euro per assicurare il pagamento degli interessi. José Miguel Antunes, ex giocatore di basket del Real Madrid negli anni 90 e oggi consulente sportivo, rese possibile l'incontro tra i due soci a Los Angeles che si concluse poi con la creazione del team di Moto2, oltre a svolgere un ruolo importante nel trovare gli sponsor per il team. Un anno dopo lo scioglimento del team Antunes ha presentato una domanda contro Banderas e Daniel Devahive Coromina reclamando 83.750 euro più interessi e costi. Con Devahive ha raggiunto un accordo extra ufficiale, mentre l'avvocato del popolare attore, Francisco Fortes, ha basato gli appelli sul fatto che l'attore non abbia mai partecipato attivamente al progetto. In pratica Antonio Banderas avrebbe semplicemente messo il suo nome al servizio del team.
Il motociclismo è sempre stata una forte passione dell'attore Antonio Banderas, un sogno che però si è trasformato in un incubo, al punto tale che non si è mai più fatto rivedere nel paddock della MotoGP. Tutto ha avuto inizio nel 2009 con un accordo con Daniel Devahive, allora proprietario del team Promoracing del CEV, per dare vita a un nuovo team per il Mondiale di Moto 2 nel 2010, ma è tutto terminato con diverse migliaia di euro di debiti e denunce varie. Nel 2009 Banderas dichiarava al canale della televisione spagnole RTVE: “Sono sempre stato un grande appassionato del mondo del motociclismo e adesso che ho avuto questa opportunità, non ho avuto dubbi. Si tratta di appoggiare un team spagnolo e aiutarli ad avere a disposizione il materiale migliore”. Il 5 aprile 2010 si presentava il team denominato Jack&Jones Team by Antonio Banderas che schierava in griglia i due piloti Joan Olivé e Kenny Noyes. Quella che era iniziata come un'avventura di due stagioni, finì in realtà brutalmente dopo quella campagna, con molti insoluti e quattro anni più tardi, la situazione continua ad essere nei tribunali. Secondo le informazioni del sito web Vanitatis, il 16 gennaio il Tribunale di prima istanza numero 5 di Mollet del Vallès, ha notificato l'esecuzione provvisoria di una sentenza contro Antonio Banderas. L'attore è sollecitato al pagamento di 55.453,98 euro contratti con il mediatore José Miguel Antunez. Si cita Banderas a presentare una lista di suoi beni (eccetto depositi bancari) che coprono quella quantità di denaro, più altri 16.600 euro per assicurare il pagamento degli interessi. José Miguel Antunes, ex giocatore di basket del Real Madrid negli anni 90 e oggi consulente sportivo, rese possibile l'incontro tra i due soci a Los Angeles che si concluse poi con la creazione del team di Moto2, oltre a svolgere un ruolo importante nel trovare gli sponsor per il team. Un anno dopo lo scioglimento del team Antunes ha presentato una domanda contro Banderas e Daniel Devahive Coromina reclamando 83.750 euro più interessi e costi. Con Devahive ha raggiunto un accordo extra ufficiale, mentre l'avvocato del popolare attore, Francisco Fortes, ha basato gli appelli sul fatto che l'attore non abbia mai partecipato attivamente al progetto. In pratica Antonio Banderas avrebbe semplicemente messo il suo nome al servizio del team.
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