Morto Augusto Farneti, il professore delle moto d’epoca
È scomparso martedì scorso Augusto Farneti, uno dei massimi esperti di storia della moto e presidente del motoclub il Velocifero di Rimini. Appassionatissimo di Moto Guzzi, aveva 69 anni, solo la settimana scorsa aveva partecipato all’ASI Motoshow a Varano de' Melegari
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Morto per un infarto
Il professor Augusto Farneti era uno dei più grandi esperti di tecnica e storia delal moto e appassionatissimo di Moto Guzzi, è deceduto all’improvviso martedì pomeriggio, stroncato da un infarto nella sua casa di Rimini all'età di 69 anni. Nato a Predappio nel 1945, fin da bambino si era appassionato di meccanica, diplomandosi poi come perito industriale. Ha proseguito negli studi universitari laureandosi in Lettere con una tesi in Storia dell’arte. Un uomo di grande cultura, profondo conoscitore non solo di tecnica, ma anche di cultura umanistica, una personalità di grande spessore. Per 44 anni ha insegnato all’istituto tecnico Itis Da Vinci di Rimini, città dove si era trasferito negli anni ‘60. Come docente ha formato centinaia di giovani, poi cresciuti professionalmente grazie ai suoi preziosi insegnamenti. L’ultima sua apparizione è stata a metà maggio a Varano all’ASI Motoshow. Presiedeva lo Sport Club Il Velocifero di Rimini: “Un vuoto incolmabile – ha detto i suoi amici del sodalizio romagnolo - Lui stesso amava dedicarsi personalmente alle moto restaurandole e cercandone pezzi rari in tutto il mondo. Inoltre era un esempio di disponibilità; spiegava infatti nei dettagli ogni particolare a qualsiasi appassionato gli chiedesse informazioni”. “Abitava a 400 metri da casa mia - rivela invece Giuseppe Morri, uno degli storici fondatori della Bimota - una persona piacevolissima che difendeva a spada tratta le sue idee col piglio del romagnolo verace. Un grande uomo. Una grave perdita”. I funerali oggi nella chiesa di Predappio, la tumulazione nel vicino cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino.
Il professor Augusto Farneti era uno dei più grandi esperti di tecnica e storia delal moto e appassionatissimo di Moto Guzzi, è deceduto all’improvviso martedì pomeriggio, stroncato da un infarto nella sua casa di Rimini all'età di 69 anni. Nato a Predappio nel 1945, fin da bambino si era appassionato di meccanica, diplomandosi poi come perito industriale. Ha proseguito negli studi universitari laureandosi in Lettere con una tesi in Storia dell’arte. Un uomo di grande cultura, profondo conoscitore non solo di tecnica, ma anche di cultura umanistica, una personalità di grande spessore. Per 44 anni ha insegnato all’istituto tecnico Itis Da Vinci di Rimini, città dove si era trasferito negli anni ‘60. Come docente ha formato centinaia di giovani, poi cresciuti professionalmente grazie ai suoi preziosi insegnamenti. L’ultima sua apparizione è stata a metà maggio a Varano all’ASI Motoshow. Presiedeva lo Sport Club Il Velocifero di Rimini: “Un vuoto incolmabile – ha detto i suoi amici del sodalizio romagnolo - Lui stesso amava dedicarsi personalmente alle moto restaurandole e cercandone pezzi rari in tutto il mondo. Inoltre era un esempio di disponibilità; spiegava infatti nei dettagli ogni particolare a qualsiasi appassionato gli chiedesse informazioni”. “Abitava a 400 metri da casa mia - rivela invece Giuseppe Morri, uno degli storici fondatori della Bimota - una persona piacevolissima che difendeva a spada tratta le sue idee col piglio del romagnolo verace. Un grande uomo. Una grave perdita”. I funerali oggi nella chiesa di Predappio, la tumulazione nel vicino cimitero Monumentale di San Cassiano in Pennino.
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