Mondiale Sidecar 2013: tragedia ad Assen, muore un pilota svizzero
Incidente Mondiale Sidecar - Durante la tappa del mondiale in programma domenica ad Assen ha perso la vita lo svizzero Sandor Pohl, travolto da un altro (incolpevole) concorrente
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Un altro investimento
Estate tragica per il mondo dei motori che domenica ha dovuto registrare un’altra morte in gara. Si tratta di Sandor Pohl, svizzero di 34 anni co-pilota dell’amico Thilo Watz. I due, all’uscita della prima curva dopo il rettilineo d'arrivo sono incappati in un testa coda, forse causato da una macchia d’olio. Il sidecar si è ribaltato e ha spinto il povero Pohl esattamente in traiettoria sulla pista dove è stato investito da un altro equipaggio. La gara è stata immediatamente sospesa per soccorrere lo sfortunato pilota. Purtroppo però, l’impatto violentissimo non ha lasciato scampo al povero Pohl, deceduto sul colpo. Pur con le debite distizioni, la dinamica dell’incidente che ha causato la morte dei pilota svizzero è tragicamente molto simile a quella che ha causato diverse morti nel recente passato, in ultimo quella del nostro Andrea Antonelli, anche lui investito dopo una caduta durante il GP di Mosca del 21 luglio. Qui sotto le drammatiche immagini dell’incidente, cui sconsigliamo la visione a chi è facilmente impressionabile.
Estate tragica per il mondo dei motori che domenica ha dovuto registrare un’altra morte in gara. Si tratta di Sandor Pohl, svizzero di 34 anni co-pilota dell’amico Thilo Watz. I due, all’uscita della prima curva dopo il rettilineo d'arrivo sono incappati in un testa coda, forse causato da una macchia d’olio. Il sidecar si è ribaltato e ha spinto il povero Pohl esattamente in traiettoria sulla pista dove è stato investito da un altro equipaggio. La gara è stata immediatamente sospesa per soccorrere lo sfortunato pilota. Purtroppo però, l’impatto violentissimo non ha lasciato scampo al povero Pohl, deceduto sul colpo. Pur con le debite distizioni, la dinamica dell’incidente che ha causato la morte dei pilota svizzero è tragicamente molto simile a quella che ha causato diverse morti nel recente passato, in ultimo quella del nostro Andrea Antonelli, anche lui investito dopo una caduta durante il GP di Mosca del 21 luglio. Qui sotto le drammatiche immagini dell’incidente, cui sconsigliamo la visione a chi è facilmente impressionabile.
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però una domanda sorge spoontanea: che senso ha correre con quei cosi che dei sidecar hanno solo il nome, ma che sono in effetti delle auto da corsa a tre ruote dove guidatore e passeggero non hanno né roll bar né cinture a proteggerli?
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