Model Bobber, custom su base BSA Thunderbolt
Un progettista specializzato nella costruzione di modelli scala 1 a 1 impiegato alla Tesla ha preso una BSA divisa in 12 scatole e, dopo qualche mese di lavoro, ha realizzato questa meravigliosa special che riprende lo stile delle Bobber degli anni Cinquanta
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Fuoriserie
Fascino british
Anche gli studi di progettazione di auto e moto lavorano con computer di ultima generazione, fanno ancora molto affidamento su modelli a grandezza naturale, prodotti da abili scultori di argilla. E questo è vero anche per le aziende all'avanguardia come Tesla. Richard Mitchell è uno scultore di argilla per Tesla: è responsabile della messa a punto delle forme complesse delle auto elettriche plug-in più vendute al mondo. "Mi piace creare qualcosa di unico che puoi vedere e toccare, tutto da un disegno bidimensionale", dice Richard, che ha un debole per le moto classiche e customizzate. Intorno ai 20 anni ha iniziato a dedicarsi alle moto d'epoca, in particolare ai marchi inglesi come BSA, Triumph, Norton e Vincent. "Per anni ho cullato l'idea di costruire una special. L'unica moto su cui avevo lavorato prima è stata una Honda SL-125 del 1971, leggermente personalizzata. E anche se sono portato per la meccanica, c'erano abilità che mi mancavano". I dubbi svanirono lentamente dopo che Richard si è trasferito a Los Angeles nel 2010 per iniziare a lavorare alla Tesla, trovandosi anche ad affrontare lavori di saldatura, fabbricazione e verniciatura di prototipi. “Fuori dal lavoro mi annoiavo e volevo un progetto personale per il mio tempo libero", dice. Quindi ha messo un annuncio su un sito per trovare una BSA o parti di essa. Nel giro di poche ore, Richard ha ricevuto un messaggio da un ragazzo con una BSA Thunderbolt. "Sono andato a dare un'occhiata: la moto era in una dozzina di scatole. Ma sembrava ci fosse tutto, motore e telaio compresi", ricorda Richard. All’inizio l’idea era realizzare una bobber semplice, ma le idee si sono succedute rapidamente: “Volevo prendere il modello BSA di ultima generazione e farlo apparire come se fosse stato immaginato negli anni '40 o '50", spiega Richard, “volevo nascondere qualsiasi cosa di moderno con pezzi fatti a mano". Il motore (un A65L Lightning del 1966) è stato ricostruito meticolosamente, con nuove valvole, guide e molle; nuovo è anche lo scarico, preso da una BSA Wasp. Telaio e forcella sono stati rivisti in chiave minimalista, mentre il forcellone è stato allungato. Uno dei pezzi preferiti di Richard è frutto di un acquisto su eBay: un tachimetro Chronometric Revometer del 1952. I cerchi verniciati a polvere (19 pollici davanti, 18 dietro) hanno nuovi raggi in acciaio e pneumatici Firestone. Richard ha realizzato alcuni pezzi speciali per la BSA, inclusa la scatola della batteria, che contiene una batteria al litio a 4 celle. Infine, per evitare di usare le fascette ha realizzato una dozzina di cinturini in pelle con scatti in ottone invecchiato per fissare i fili elettrici rivestiti di stoffa in stile vintage al telaio.
Anche gli studi di progettazione di auto e moto lavorano con computer di ultima generazione, fanno ancora molto affidamento su modelli a grandezza naturale, prodotti da abili scultori di argilla. E questo è vero anche per le aziende all'avanguardia come Tesla. Richard Mitchell è uno scultore di argilla per Tesla: è responsabile della messa a punto delle forme complesse delle auto elettriche plug-in più vendute al mondo. "Mi piace creare qualcosa di unico che puoi vedere e toccare, tutto da un disegno bidimensionale", dice Richard, che ha un debole per le moto classiche e customizzate. Intorno ai 20 anni ha iniziato a dedicarsi alle moto d'epoca, in particolare ai marchi inglesi come BSA, Triumph, Norton e Vincent. "Per anni ho cullato l'idea di costruire una special. L'unica moto su cui avevo lavorato prima è stata una Honda SL-125 del 1971, leggermente personalizzata. E anche se sono portato per la meccanica, c'erano abilità che mi mancavano". I dubbi svanirono lentamente dopo che Richard si è trasferito a Los Angeles nel 2010 per iniziare a lavorare alla Tesla, trovandosi anche ad affrontare lavori di saldatura, fabbricazione e verniciatura di prototipi. “Fuori dal lavoro mi annoiavo e volevo un progetto personale per il mio tempo libero", dice. Quindi ha messo un annuncio su un sito per trovare una BSA o parti di essa. Nel giro di poche ore, Richard ha ricevuto un messaggio da un ragazzo con una BSA Thunderbolt. "Sono andato a dare un'occhiata: la moto era in una dozzina di scatole. Ma sembrava ci fosse tutto, motore e telaio compresi", ricorda Richard. All’inizio l’idea era realizzare una bobber semplice, ma le idee si sono succedute rapidamente: “Volevo prendere il modello BSA di ultima generazione e farlo apparire come se fosse stato immaginato negli anni '40 o '50", spiega Richard, “volevo nascondere qualsiasi cosa di moderno con pezzi fatti a mano". Il motore (un A65L Lightning del 1966) è stato ricostruito meticolosamente, con nuove valvole, guide e molle; nuovo è anche lo scarico, preso da una BSA Wasp. Telaio e forcella sono stati rivisti in chiave minimalista, mentre il forcellone è stato allungato. Uno dei pezzi preferiti di Richard è frutto di un acquisto su eBay: un tachimetro Chronometric Revometer del 1952. I cerchi verniciati a polvere (19 pollici davanti, 18 dietro) hanno nuovi raggi in acciaio e pneumatici Firestone. Richard ha realizzato alcuni pezzi speciali per la BSA, inclusa la scatola della batteria, che contiene una batteria al litio a 4 celle. Infine, per evitare di usare le fascette ha realizzato una dozzina di cinturini in pelle con scatti in ottone invecchiato per fissare i fili elettrici rivestiti di stoffa in stile vintage al telaio.
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