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Milano, verso una mobilità condivisa e tutta elettrica

La giunta di Milano ha approvato le linee guida per l’individuazione dei soggetti interessati allo svolgimento del servizio di sharing elettrico: la flotta di veicoli a zero emissioni si amplierà dal prossimo anno con l’obiettivo, entro il 2020, di “conquistare” l’intero mercato dello sharing
Mobilità elettrica
Milano fa un ulteriore passo avanti nella direzione di una mobilità innovativa, condivisa e a zero emissioni: accanto agli ormai sempre più diffusi veicoli a quattro e a due ruote - con o senza pedali - potrebbero fare la loro comparsa nuovi mezzi “alternativi”, ma comunque alimentati a batteria. Siano Segway, Hoverboard, skateboard o monopattini, non fa differenza: l’importante è che siano elettrici e, ovviamente, omologati per l’uso su strada. Da Palazzo Marino, la Giunta ha infatti approvato le linee guida per l’individuazione dei soggetti pubblici o privati attivi o interessati nello svolgimento del servizio di sharing elettrico: il nuovo bando del Comune sarà pubblicato nei prossimi mesi e, per l’appunto, amplierà “l’offerta” di scooter e auto a differenti e nuove tipologie di veicoli. Altro punto fondamentale delle nuove linee guida è che dal 1° gennaio 2020 la flotta dei servizi di scooter sharing a due o tre ruote sia costituita esclusivamente da veicoli elettrici. L’obbiettivo rimane infatti quello di migliorare la mobilità urbana - in vista anche della nuova area B che si attiverà nel 2019 e vieterà la circolazione a Diesel euro 3  e ai veicoli a benzina euro 0 per un buon 75% del territorio metropolitano  - puntando molto sui veicoli condivisi e a zero emissioni. Insieme alle città di Bologna, Firenze, Torino e Varese, anche Milano ha aderito alla carta per l’elettromobilità, il cui punto fondamentale prevede appunto l’impiego di nuovi veicoli a batteria. Ovviamente andranno considerati i costi e la qualità del servizio: gli attori che scegliessero di partecipare al bando dovranno assicurare determinati standard, quali per esempio l’operatività del servizio 24 ore su 24 e per tutti i 365 giorni dell’anno e per un tempo non inferiore ai 24 mesi, nonchè la messa a disposizione di un numero di veicoli non inferiore a 75 per i veicoli a batteria e a 120 per quelli non elettrici. I veicoli, inoltre,  dovranno essere ovviamente manutenzionati e i costi di servizio sempre chiari e trasparenti per tutti gli utenti.
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