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Marquez... quanti nemici!

È bastata una gara “storta” e il baby fenomeno spagnolo (giudicato "abile e arruolato" per Barcellona) ha iniziato a ricevere qualche critica. Per Dani Pedrosa, Marc è un “copione” mentre secondo Casey Stoner, si è “gridato al fenomeno” troppo presto

OK per Barcellona

Marquez, dopo i voli di domenica scorsa (una scivolata in gara e una caduta, impressionante, il venerdì di prove), si è sottoposto a una visita medica che ne ha decretato l'OK fisico per il prossimo GP. Marc, dunque potrà cercare di far dimenticare il passo falso rimediato al Mugello quando, dopo una bella gara, si è ritirato per una banale caduta mentre occupava il secondo posto. A quanto pare, il momento di difficoltà del pilota Honda è servito per scatenare i malumori più o meno celati del suo compagno di squadra Dani Pedrosa che lo accusa di "copiare i setting" e, persino dell'ex di lusso Casey Stoner.


Pedrosa: “Marc mi ha copiato”

Daniel Pedrosa, ai microfoni di Radio Catalunya ha dichiarato che il compagno di squadra si è avvantaggiato copiandone i setting: “Mi ha sorpreso il miglioramento di Marquez in gara, dopo un venerdì perso a causa di quella brutta caduta. Però so anche che il suo team ha potuto prendere i nostri dati di telemetria e setting, per cui ha potuto configurare lo stesso la moto. Andare veloci in questa maniera è fin troppo facile.
La puntualizzazione di Pedrosa suona un po' fuori luogo visto che in Honda HRC è prassi lecita passarsi i dati tra team e, lo stesso Pedrosa ha sfruttato quelli di Marquez ad Austin, quando il giovane pilota era nettamente più veloce degli altri... 



Casey rincara la dose

Dall'Australia anche Stoner dice la sua su Marquez, sottolineando che spesso, nel mondo della MotoGP si grida "al fenomeno" troppo in fretta: “Le persone si eccitano troppo in fretta. Marquez ha talento e sarà interessante vederlo crescere ma il vero problema è se saprà mantenere questo livello. C'è chi dice che può solo migliorare, ma spesso le cose non sempre sono così lineari. Guardate me, il mio inizio di carriera (era soprannominato RollingStoner per le tante cadute ndr) non poteva far supporre che avrei vinto due mondiali MotoGP.”
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Ninja
Mer, 06/05/2013 - 13:23
hanno secondo me perso una buona occasione per starsene zitti. Nel caso di Pedrosa la ragione mi sembra lampante: che cosa servirebbe avere una squadra, se poi non si potessero mettere in comune tutte le informazioni utili per vincere? In quanto a Stoner, forse non si ricorda che Marques due mondiali li ha già vinti, ed è in lotta per il terzo. E il tutto a soli 20 anni di età. Per definire qualcuno un fenomeno cosa bisogna aspettare, che vinca una gara con una benda sugli occhi?