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Lorenzo: "Rossi? Per vincere non serve essere amici"

Abbiamo intervistato il campione maiorchino a Milano. Lorenzo ha parlato di tutto, dei suoi obiettivi per il 2013, di Valentino Rossi e del possibile rientro "part-time" di Stoner... Ecco cosa ci ha detto

"Ci sarà da divertirsi"

Jorge Lorenzo per la stagione 2013 ha le idee piuttosto chiare, sa di essere forte e la concorrenza non lo preoccupa. Con Valentino il rapporto è migliorato, ma ognuno andrà per la sua strada, mentre un possibile ritorno di Stoner per qualche gara non sarà un problema (almeno per lui). Lo abbiamo incontrato a Milano in occasione della presentazione di uno dei suoi sponsor, la sigaretta elettronica Categoria (erede degli sponsor "tabaccai", i tempi cambiano…). Ecco cosa ci ha detto.

La prima domanda è d'obbligo, come vedi il campionato MotoGP 2013?
"Sarà una sfida affascinante, lo scorso anno a contenderci il mondiale siamo rimasti solo in due (Stoner, è uscito fuori dai giochi a metà campionato per un infortunio ndr), mentre quest'anno, almeno 4 piloti potrebbero essere in grado di dire la loro fino alla fine. I nomi sono sempre quelli: io, Pedrosa, Marquez e Rossi. Sarà più combattuto, ci sarà da divertirsi."

Cosa ti aspetti dai prossimi test di Sepang, ci saranno novità?
"Non credo ci saranno novità eclatanti (niente cambio seamless, dunque), proveremo nuovamente gli aggiornamenti portati a Sepang, più qualche altra novità. Mi aspetto però di confermare in positivo tutto il buono che ho visto durante la prima uscita stagionale."

Ti hanno stupito i risultati ottenuti da Marquez alle sue prime uscite con la RC213V?
"A dire il vero no. Lui è sempre stato veloce in Moto2 e, anche se il passaggio di categoria avrebbe potuto significare un ostacolo, Marc ha dimostrato di aver capito bene la nuova moto già nei test di fine stagione a Valencia. A Sepang è stata una conferma quasi scontata."  

… e quelli di Valentino con la M1?
"Neanche. Il biennio in Ducati magari può aver sollevato qualche dubbio sul suo rendimento ma alla fine, Rossi era e rimane un pilota da più di 100 gare vinte e 9 mondiali conquistati in carriera. Le sue qualità sono indubbie."

Le domande sul rapporto tra te e Valentino si sprecano. Da 1 a 10 quanto ti sei stufato di rispondere?
"Fa parte del gioco. È normale ci sia curiosità. Io posso solo dire che siamo due uomini diversi rispetto al passato, all'epoca avevo 20 anni (e meno vittorie), oggi le cose sono diverse. E poi, il motociclismo non è certo il basket o il calcio, non c'è bisogno di essere amici per fare bene."

Cosa pensi della recente notizia di un possibile ritorno di Stoner almeno per un paio di gare? Sarà ancora competitivo? Pensi potrà rivelarsi essere un fastidio per chi sarà impegnato nella volata finale?
"Sono contento per lui, non so se potrà essere competitivo ma la storia insegna che molti rientri (non tutti) si sono rivelati un successo. Potrebbe essere anche il caso di Stoner, magari nella sua pista di casa (le due tappe, infatti, potrebbero essere Phillip Island e Valencia). Riguardo al possibile fastidio per la classifica, non sono preoccupato. Non credo che Stoner entrerà in pista per svantaggiare me o le Yamaha. Correrà per vincere, per cui se ci riuscirà, toglierà punti anche ai suoi compagni di marca."

Due mondiali vinti con Yamaha e ben 24 vittorie all'attivo. Non hai mai pensato di dare una "svolta" alla carriera e provare a "domare" la Ducati?
"È un discorso che al momento non sono in grado di affrontare. Dico solo che qui sto bene e che il mio unico desiderio è chiudere la carriera con questi colori."

 
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