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Londra, furti moto: l'MCIA risponde al sindaco

L’Associazione dell'industria motociclistica risponde alla chiamata del sindaco: “la colpa non è nostra e non esiste alcuna bacchetta magica”. Servono nuovi punti di ancoraggio e sistemi di parcheggio più sicuri. Solo così si può fronteggiare il crescente numero di furti di moto e scooter
Furti moto Londa
Qualche giorno fa, alle prese con il sempre crescente numero di furti di moto e scooter, il sindaco di Londra Sadiq Khan aveva richiesto un incontro con i principali produttori, per chiedere loro di unire le forze al fine di trovare nuove soluzioni utili a garantire una maggiore sicurezza in fatto di antifurto e immobilizer. Ne parlavamo qui.
Il design delle motociclette - spiegava Khan - le rende troppo facili da rubare e questo deve essere affrontato direttamente al momento della progettazione se vogliamo liberare le nostre strade da questi crimini".
Dagli interpellati, tra cui Honda, Suzuki, BMW, Yamaha e Piaggio, la risposta è arrivata unanime: “non esiste alcuna bacchetta magica”. Chiamata in causa, l’Associazione dell'industria motociclistica (MCIA) ha chiesto al sindaco di non addossare la colpa alle aziende, ma di guardare invece alla reale "epidemia di criminalità” londinese.
Evidentemente - ha detto Tony Campbell, amministratore delegato della MCIA - il sindaco spera in un magico congegno che possa essere montato su tutte le moto al fine di impedirne il furto. Sfortunatamente non esiste. Se ci fosse, lo faremmo, dato che il furto è particolarmente dannoso sia per gli affari che per i nostri clienti ".
Campbell ha di contro spiegato che l'attenzione dell’amministrazione dovrebbe concentrarsi non sul design o sulla dotazione dei nuovi veicoli ma, al contrario, su di una serie di misure alternative, tra cui, anche, nuove strutture di parcheggio più sicure. Secondo l’amministratore delegato di MCIA, i motociclisti londinesi avrebbero infatti bisogno di un “qualcosa per legare  le proprie moto”, riferendosi, è evidente, a nuovi e più sicuri punti di ancoraggio ai quali incatenare i mezzi. "I veicoli a due ruote motrici sono una soluzione per ridurre la congestione nella capitale, migliorare la qualità dell'aria e alleviare la pressione sul parcheggio, come avviene in altre città europee”. “Per questo motivo - ha concluso Campbell - devono essere adeguatamente presi in considerazione nella pianificazione dei trasporti di Londra a lungo termine”. 
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