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Lockdown, si continua: fino al 30 aprile no zone gialle. Le regole per gli spostamenti

Contrariamente a quanto promesso e nonostante la Pasqua blindata, fino al 30 aprile di zone gialle in Italia non se ne parla. Per tutto il mese si rimarrà in rossa o arancione: ecco le regole su spostamenti, seconde case, visite ad amici e parenti, bar, ristoranti, negozi e attività sportive
Zona rossa e arancio
Archiviata un’altra Pasqua blindata, l’Italia rimarrà in lockdown fino, almeno, al 30 di aprile. Di riaperture soltanto l’ombra: al contrario, il Governo ha già deciso per il prosieguo delle limitazioni, tradotte sostanzialmente nella divisone del Paese in zone rosse e arancioni, con tutto ciò che ne consegue anche in fatto di spostamenti e libera circolazione. Nonostante l’apertura, anche in zona rossa, delle scuole elementari e medie (superiori e università continueranno con la Dad), fino al 30 del mese di zone gialle non se ne parla, nè tanto meno di spostamenti - ingiustificati - tra una regione e un’altra. Facciamo un ripasso delle “regole” in base alla fascia cromatica. 



Zona rossa (al 7 aprile: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Puglia, Campania e Calabria).

Spostamenti: vietato ogni tipo di spostamento, anche all’interno del proprio comune, se non per i soliti motivi di urgenza, lavoro o necessità (tra cui rientrano anche gli acquisti nei negozi rimasti aperti, anche in un altri comune). Concesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” ubicate dentro e fuori regione. Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono invece vietati.
Bar e ristoranti: chiusi h24. Possono lavorare solo con asporto (ma non oltre l’orario del coprifuoco) e la consegna a domicilio. 

Negozi: rimangono aperti solo in negozi considerati di prima necessità (farmacie, supermercati/alimentari, edicole, tabaccai, ferramenta, negozi di elettronica, negozi per sportivi, negozi per la cura e la pulizia della casa).
Passeggiate e attività sportiva: l’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune. 


Zona arancione (al 7 aprile: Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Veneto e Province autonome di Bolzano e Trento).
Spostamenti: è consentito muoversi all’interno del proprio comune senza particolari motivazioni. Per uscire dal comune tuttavia, servono i soliti motivi di necessità, urgenza o lavoro. Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. 

Bar e ristoranti: come in zona rossa,  bar e ristoranti rimangono chiusi h24. Possono lavorare solo con asporto (ma non oltre l’orario del coprifuoco) e la consegna a domicilio. 
Negozi: aperti senza distinzione. Nelle giornate festive e prefestive sono però chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Passeggiate e attività sportiva: si può liberamente circolare all’interno del proprio comune. Si può uscire, come avviene in zona rossa, nel caso di attività sportive come corsa e ciclismo.Vietati gli sport di contatto.
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