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Legge di stabilità: ANCMA sostiene gli incentivi elettrici e chiede un bonus per i paraschiena

Nella legge di Stabilità (ora in discussione in Parlamento) vengono cancellati gli incentivi per l’acquisto di veicol elettrici e ibridi. L’Associazione dei produttori di moto-scooter e abbigliamento contesta questa iniziativa e propone invece un bonus fiscale per l'acquisto di paraschiena e airbag
Il settore delle due ruote "non chiede incentivi a pioggia"
Con la Legge si Stabilità (che si discute in questi giorni in Parlamento) sono a rischio gli incentivi 2015 dedicati ai veicoli a basse emissioni, cioè il contributo statale all'acquisto di motoveicoli elettrici e ibridi pari al 15% del prezzo di listino, fino a un massimo di 3.500 euro. ANCMA (l'Associazione nazionale dei produttori di moto, scooter, bici e accessori) contesta la cancellazione del bonus: “La decisione appare discutibile anche in considerazione del fatto che lo stesso Esecutivo, che vuole revocare i finanziamenti, nello scorso mese di settembre aveva approvato il decreto legge “Sblocca Italia”, poi convertito in legge, che introduceva alcune migliorie finalizzate proprio a favorire e semplificare l’utilizzo delle risorse da parte dei potenziali beneficiari (pubbliche amministrazioni, aziende e privati cittadini)”, dice Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, “Il settore non chiede incentivi a pioggia e aiuti, ma penalizzare i veicoli a basso impatto ambientale è un segnale negativo e incoerente”. Un altro danno al mondo delle due ruote arriverà dalla decisione (anch'essa contenuta nella legge di Stabilità) di cancellare il bollo agevolato per auto e moto storiche con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni. Sulla carta le motivazioni di questa mossa sono più che valide: gli introiti attesi per lo Stato sarebbero quantificabili in circa 20 milioni di euro, corrispondenti allo 0,05% del valore dell’intera manovra finanziaria. Ma tale dato non considera il numero di proprietari che per risparmiare demoliranno il proprio mezzo storico, portando così un mancato introito ben superiore a quanto atteso e non solo per lo Stato, ma anche per tutte le aziende attive nella riparazione e manutenzione dei veicoli storici sicuramente pesante. Anche questa è una misura difficile da digerire: “Sembra voler colpire, senza particolari benefici sul piano finanziario, un patrimonio della cultura nazionale e un pezzo della nostra storia”. ANCMA però non si limita a criticare, porta anche proposte concrete, tra cui una detrazione fiscale del 50% sul prezzo d’acquisto di protezioni in particolare paraschiena e airbag. Se questa proposta diventasse realtà, a fronte di una riduzione del gettito per lo Stato di circa 450 mila euro, secondo le proiezioni di ANCMA la pubblica amministrazione potrebbe risparmiare fino a 1,5 milioni di euro di costi sanitari (soccorso stradale, accesso al pronto soccorso, costi di ricovero), senza contare l'aiuto per le aziende produttrici di abbigliamento tecnico e i loro posti di lavoro.
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