Salta al contenuto principale

Legge di Stabilità: al sui interno fondo per la realizzazione del Grab

Nella legge di Stabilità è stato inserito un fondo dedicato alla realizzazione dell Grab, il Grande raccordo anulare delle bici. Secondo Legambiente si tratterebbe per Roma di una vera e propria svolta, una “ciclorivoluzione” capace di promuovere concretamente la mobilità sostenibile nella Capitale e poi in tutto il Paese
"Una svolta epocale"
All’interno della Legge di Stabilità è stato inserito un fondo dedicato alla realizzarne del Grab, il Grande raccordo anulare delle bici di Roma, ma anche per mettere a punto una rete nazionale di piste ciclabili in tutta Italia. In concreto, il progetto prevede la realizzazione di un anello ciclopedonale di 44,2 km interno al territorio capitolino, grazie al quale, in poco più di un’ora e senza incontrare automobili,  il ciclista potrebbe spostarsi dalla periferia al centro, da est a ovest o da nord a sud. 
Ad annunciare la “Svolta epocale”, come Legambiente l’ha definita, è stato il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, convinto della necessità e della fattibilità del progetto: “una ricetta vincente per Roma e il nostro Paese, che ha bisogno di una narrazione diversa delle sue città”. Secondo Legambiente si tratterebbe di una vera e propria “ciclorivoluzione”, capace di invertire la tendenza negativa all’uso delle quattro ruote e di condurre il paese verso un’ormai necessaria ed improrogabile mobilità sostenibile. "L'Italia è pronta alla volata”- ha detto Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente e coordinatore del progetto Grab -"Basta guardare il gruppo di Comuni già in fuga dove almeno un quarto dei cittadini pedala ogni giorno (a Pesaro, Bolzano, Reggio Emilia o Ferrara), basta osservare i numeri del cicloturismo dove sono state fatte scelte e investimenti ad hoc (come in Alto Adige o in Toscana), basta guardare al successo nazionale e internazionale che ha riscosso l'idea di realizzare il Grab a Roma, pedonalizzando finalmente l'Appia Antica e creando un circuito che unisca tanti luoghi di interesse della Capitale e permetta un legame stretto tra centro e periferia. Insomma, gli italiani stanno già usando le loro bici come un grimaldello a pedali per suggerire uno stile di mobilità alternativo al predominio culturale e fisico - unico al mondo - dell'auto privata che ha plasmato per mezzo secolo lo sviluppo delle infrastrutture e delle aree urbane".
Aggiungi un commento