La via del Sale in moto: un grande classico sempre attuale
La bella stagione e il termine delle restrizioni alla circolazione invogliano a riprendere la moto per una gita, anche di più giorni. Ci siamo fatti consigliare perciò alcuni itinerari dagli esperti del settore, organizzatori di eventi adventouring o viaggi a due ruote. Iniziamo con Corrado Capra di Over2000Riders, che ci propone un grande classico come la via del Sale nel suo tratto piemontese.
Impegnativa ma senza esagerare
L'itinerario suggerito è percorribile con moto di media ma anche grossa cilindrata, a patto che le crossover in questione siano dotate di calzature adatte a tratti di sterrato che non sono mai impegnativi fino a quando non si bagnano. Le varianti che si possono estrapolare sono comunque moltissime, accentuando la percentuale d'asfalto piuttosto che l'off road più impegnativo.
Un percorso nella storia
La via del Sale era un tracciato che, anticamente, alimentava il commercio del sale, ma non esisteva un'unica via con questo nome. I vari popoli emiliani, lombardi e piemontesi avevano ognuno la propria rete di sentieri e collegamenti per portare le merci, principalmente lana e armi, verso il mare, scambiandolo con il sale allora prezioso per la conservazione degli alimenti. Mettendo in comunicazione la Pianura Padana con la Liguria ed i territori francesi della Provenza, la via del Sale permetteva il commercio di questo materiale prezioso, elemento indispensabile per l'alimentazione e la conservazione dei cibi, di difficoltoso reperimento nelle regioni del settentrione lontane dal mare.
In questa sede si individua solo un tratto parziale della via con partenza a Costigliole e arrivo al Colle di Tenda. Lo start dell'itinerario è in provincia di Cuneo e si attraversano, in direzione sud, le valli Varaita, Maira e Stura. Il percorso si snoda tra strade di montagna, collegamenti su strade asfaltate minori e facili strade sterrate, attraverso le quali si raggiunge il confine sud del Piemonte. Il giro è di circa 200 km e si presta quindi a una singola giornata per i piloti più esperti e coriacei, oppure a un paio di giornate per chi vuole cogliere l'occasione per guardarsi intorno con più calma, eventualmente con qualche deviazione.
L'itinerario
Da Costigliole Saluzzo si raggiunge in breve il santuario di Valmala: sono poco più di 20 chilometri e i motociclisti possono godere fin dal primo tratto il piacere di andare in moto, evitando noiosi o trafficati trasferimento. Si prosegue prima per la strada dei Cannoni e poi Elva, Canosio, il passo della Faunera. Sempre proseguendo verso sud, senza entrare in Borgo San Dalmazzo, si raggiunge infine Limone Piemonte e i forti militari del Colle di Tenda. Gli sterrati non sono mai difficili nei tratti indicati, ma viste le quote elevate che si raggiungono in taluni punti, è opportuno consultare bene le previsioni meteo: anche d'estate, una brutta giornata potrebbe trasformare in un problema quello che in pianura è un semplice acquazzone. Per lo stesso motivo chi volesse percorrere il giro in stagioni come l'autunno o la primavera è meglio che consulti sia le previsioni meteo che i gestori dei punti d'appoggio individuati, al fine di verificare l'agibilità delle strade stesse, sia per le condizioni del terreno che per eventuali chiusure al traffico.
Questo motogiro è fattibile in completa autonomia per chi possiede una sufficiente capacità di muoversi in fuoristrada, ma è consigliabile sempre la presenza di più mezzi per affrontare in compagnia eventali imprevisti in zone che possono risultare fuori mano. Viceversa ci si può sempre appoggiare a diversi organizzatori di viaggi che conoscono la zona molto nel dettaglio, e sanno "cucire" l'itinerario sulle esigenze e le capacità di ogni singolo partecipante.