KTM e Bajaj: una moto elettrica ad alte prestazioni in arrivo?
Rakesh Sharma, direttore esecutivo di Bajaj, ha annunciato che l’alleanza con KTM per lo sviluppo di moto e scooter elettrici potrebbe includere anche una modello ad elevate prestazioni che andrebbe ad affiancare la gamma "economica" allo studio per il mercato interno
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La “spinta” del Governo indiano
Potrebbe essere una moto di alto di gamma il primo modello frutto dell’accordo tra KTM Industries AG e Bajaj Auto Ltd, il più grande costruttore indiano di veicoli a due e tre ruote. A farlo capire le recenti dichiarazioni del direttore esecutivo di Bajaj Rakesh Sharma riguardo ai progetti per la mobilità elettrica: "Non siamo pronti a dire se si tratta di uno scooter o di una moto, ma siamo aperti a tutte le possibilità e stiamo lavorando a stretto contatto con il nostro partner strategico KTM per esaminare anche una soluzione elettrica per motociclette di fascia alta”. Affermazioni che sembrano ampliare l’impegno dei due produttori che avevano siglato un’alleanza lo scorso giugno per lo sviluppo delle due ruote a batterie. La piattaforma elettrica condivisa annunciata nei mesi scorsi, infatti, consentirebbe lo sviluppo di scooter e moto con potenza compresa tra 3 e 10 kW, valore quest’ultimo che potrebbe essere innalzato dal modello annunciato da Sharma. Di certo c’è che l’alleanza ha fretta di accelerare i tempi che, lo ricordiamo, dovrebbero portare alla produzione delle prime unità a Pune, in India, a partire dal 2022. Le pressioni del Governo indiano, però, potrebbero indurre la dirigenza di Bajaj ad accorciare i tempi, forte anche dell’esperienza di KTM nel settore grazie alla presenza in gamma della Freeride E-XC. Ricordiamo, infatti, che l’esecutivo del paese asiatico ha più volte ribadito l’intento di promuovere la mobilità a zero emissioni per cercare di contenere l’inquinamento e di ridurre la dipendenza dell'India dai combustibili fossili. Per farlo ha previsto un piano per la creazione di un’infrastruttura di ricarica e stabilito un obiettivo per arrivare al 2030 con la vendita di veicoli elettrici pari al 30% del totale.
Potrebbe essere una moto di alto di gamma il primo modello frutto dell’accordo tra KTM Industries AG e Bajaj Auto Ltd, il più grande costruttore indiano di veicoli a due e tre ruote. A farlo capire le recenti dichiarazioni del direttore esecutivo di Bajaj Rakesh Sharma riguardo ai progetti per la mobilità elettrica: "Non siamo pronti a dire se si tratta di uno scooter o di una moto, ma siamo aperti a tutte le possibilità e stiamo lavorando a stretto contatto con il nostro partner strategico KTM per esaminare anche una soluzione elettrica per motociclette di fascia alta”. Affermazioni che sembrano ampliare l’impegno dei due produttori che avevano siglato un’alleanza lo scorso giugno per lo sviluppo delle due ruote a batterie. La piattaforma elettrica condivisa annunciata nei mesi scorsi, infatti, consentirebbe lo sviluppo di scooter e moto con potenza compresa tra 3 e 10 kW, valore quest’ultimo che potrebbe essere innalzato dal modello annunciato da Sharma. Di certo c’è che l’alleanza ha fretta di accelerare i tempi che, lo ricordiamo, dovrebbero portare alla produzione delle prime unità a Pune, in India, a partire dal 2022. Le pressioni del Governo indiano, però, potrebbero indurre la dirigenza di Bajaj ad accorciare i tempi, forte anche dell’esperienza di KTM nel settore grazie alla presenza in gamma della Freeride E-XC. Ricordiamo, infatti, che l’esecutivo del paese asiatico ha più volte ribadito l’intento di promuovere la mobilità a zero emissioni per cercare di contenere l’inquinamento e di ridurre la dipendenza dell'India dai combustibili fossili. Per farlo ha previsto un piano per la creazione di un’infrastruttura di ricarica e stabilito un obiettivo per arrivare al 2030 con la vendita di veicoli elettrici pari al 30% del totale.
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