Kevin Ash, il ricordo della famiglia
Martedì il nostro collega inglese Kevin Ash è morto in un incidente nel corso di una presentazione BMW. Ecco il suo ricordo nelle parole dei familiari
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Kevin Ash era un collega inglese, qualcuno di voi probabilmente lo conosceva perché qualche anno fa teneva una rubrica sulla rivista Super Wheels, chi naviga poi sui siti internet stranieri sicuramente lo avrà “incrociato”, collaborava per numerose testate e gestiva un sito tutto suo (www.ashonbikes.com/). Riportiamo qui sotto il ricordo dei suoi familiari, la moglie e le tre figlie, così come pubblicato sul Daily Telegraph.
Caroline, la moglie
"Mi sono innamorata di Kevin, perché era alto, aveva la moto più grossa del nostro motoclub e un bel sorriso. Il mio Kevin… niente lo rendeva più felice di vederci felici. Diceva sempre che per lui la più grande felicità era poter andare in vacanza con noi e guardare le sue ragazze affermarsi. Il viaggio sulla Route 66 è stato uno dei momenti più speciali che abbiamo vissuto insieme e questo ricordo mi aiuterà nei momenti difficili. "Laurien, 20 anni
Martedì mi è venuta in mente la frase 'è morto facendo quello che amava', ma ora la vorrei cancellare. Amava molto di più la sua famiglia e noi lo amiamo.Come figlia maggiore, ho capito davvero quanto per lui contasse essere genitore quella volta in cui ricevette una mia telefonata in lacrime; era all'aeroporto di Stansted e decise immediatamente di non andare alla presentazione stampa, ma di tornare dritto a casa per ripassare con me la trigonometria la notte prima dei miei esami.
Per lui era anche normale starsene in un campo alle 8 di mattina a togliere mezza tonnellata di argilla dal terreno fradicio e caricarla in macchina, perché ne avevo bisogno.
Ora ci si sente come se avessimo scambiato ruoli: sto navigando nella rete e controllando il suo forum come eravamo abituati a vederlo fare, l'unica cosa che manca forse è il 'Bubble Trouble game' il gioco online che nascondeva rapidamente quando si accorgeva che lo stavamo guardando.
Tutto quello che faceva era per i suoi figli e sua moglie e un po' per il gatto. I miei genitori si amavano molto e spero che un giorno impareremo a vivere senza di lui.
Kirsten, 18 anni
Mio padre ci ha insegnato di tutto, dall'universo agli uccelli nel giardino. Mi ha spinta a scrivere, ad amare i racconti e a usare la mia immaginazione. Ci ha insegnato a puntare al massimo, ma soprattutto a fare quello che ci piace e ci ha sempre detto: "Fate ciò che volte fare, io sarò sempre al vostro fianco e vi aiuterò in tutti i modi. Mi mancheranno le sue stupide battute e il rumore confortante di lui che scrive al computer, ma so che sarà sempre lì, come è sempre stato e io lo amo per questo."Ingrid, 10 anni
"Abbiamo molti ricordi divertenti di mio padre, e per la maggior parte si trattava di situazioni normali come quando era inciampato senza alcun motivo su una superficie completamente piatta! Per nessuna ragione al mondo io e la mia famiglia potremo mai dimenticarlo. Il suo lavoro lo ha portato in giro per tutto il mondo, ma noi sappiamo che ha speso altrettanto tempo con la sua famiglia. Avevo pensato che dovesse essere stufo di viaggiare tanto, eppure era voluto andare con noi in tanti bei posti, come l'America e la Germania, perché ci amava e noi lo ameremo sempre."Aveva un bel lavoro che lo impegnava molto, ma è sempre riuscito a trovare tempo per noi."
Un saluto a Kevin Ash può essere inviato via email a kevinashtribute@telegraph.co.uk
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Mi dispiace tantissimo, era uno dei pochi tester di cui cercavo gli articoli sul Telegraph (estremamente sintetici ma che toccavano i punti essenziali) e sul suo sito ashonbikes (test completissimi e che, per la mia esperienza, riuscivano benissimo a darmi l'idea di una moto non ancora provata). Una perdita significativa di uno dei migliori giornalisti del settore, oltre che di una persona con dei valori familiari importanti. Resta il suo ottimo ricordo, e non è poco!
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