Kawasaki: le moto prossimamente parleranno con il pilota
La casa di Akashi ha annunciato lo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale che permetterà alle moto di dialogare con il pilota e di adattarsi alle sue capacità, sfruttando l’elettronica applicata a ciclistica e motore
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Moto
Motociclette intelligenti?
Vi ricordate Supercar, la serie cult degli anni 80? Il protagonista, Michael Knight, risolveva situazioni "difficili" grazie all'aiuto di un'auto (una Pontiac Fireblade per la cronaca) dotata di intelligenza artificiale, capace di gestire la guida, ma anche di fornire tutti i dati necessari per combattere i nemici di turno.
Quello che finora sembrava semplice fantascienza, potrebbe diventare realtà tra qualche anno, almeno questa è l'intenzione di Kawasaki, che ha annunciato lo sviluppo di un sistema elettronico capace di "conversare" con il pilota e, utilizzando il cloud computing e l'elettronica, di adattare le reazioni della moto alle esigenze e capacità del pilota stesso. L'intelligenza artificiale non solo permetterebbe alla moto di dialogare con chi è alla guida, Kawasaki ha spiegato infatti che utilizzerà la tecnologia "Emotion Engine", capace di interpretare le emozioni del pilota e, perfino, di sviluppare una propria personalità. L'Emotion Engine è stato sviluppato dalla società Cocoro SB, una controllata di Softbank (terza più grande azienda pubblica giapponese) e ha già avuto un'applicazione: la società francese Aldebaran Robotics, sfruttando questo sistema, ha creato Pepper, il primo robot in grado di leggere le emozioni e interagire con gli umani.
Anche se la tecnologia è ancora abbastanza rudimentale, Softbank sta invitando gli sviluppatori di altre società a lavorare per espandere il potenziale dell'Emotion Engine. Kawasaki non è quindi la sola a puntare su questa nuova frontiera, il mese scorso Honda ha annunciato l'intenzione di adattare Softbank Emotion Engine ai suoi veicoli, anche se non è chiaro se sarà applicato anche alle moto o solo alle auto. Insomma il futuro è già tra noi.
Vi ricordate Supercar, la serie cult degli anni 80? Il protagonista, Michael Knight, risolveva situazioni "difficili" grazie all'aiuto di un'auto (una Pontiac Fireblade per la cronaca) dotata di intelligenza artificiale, capace di gestire la guida, ma anche di fornire tutti i dati necessari per combattere i nemici di turno.
Quello che finora sembrava semplice fantascienza, potrebbe diventare realtà tra qualche anno, almeno questa è l'intenzione di Kawasaki, che ha annunciato lo sviluppo di un sistema elettronico capace di "conversare" con il pilota e, utilizzando il cloud computing e l'elettronica, di adattare le reazioni della moto alle esigenze e capacità del pilota stesso. L'intelligenza artificiale non solo permetterebbe alla moto di dialogare con chi è alla guida, Kawasaki ha spiegato infatti che utilizzerà la tecnologia "Emotion Engine", capace di interpretare le emozioni del pilota e, perfino, di sviluppare una propria personalità. L'Emotion Engine è stato sviluppato dalla società Cocoro SB, una controllata di Softbank (terza più grande azienda pubblica giapponese) e ha già avuto un'applicazione: la società francese Aldebaran Robotics, sfruttando questo sistema, ha creato Pepper, il primo robot in grado di leggere le emozioni e interagire con gli umani.
Anche se la tecnologia è ancora abbastanza rudimentale, Softbank sta invitando gli sviluppatori di altre società a lavorare per espandere il potenziale dell'Emotion Engine. Kawasaki non è quindi la sola a puntare su questa nuova frontiera, il mese scorso Honda ha annunciato l'intenzione di adattare Softbank Emotion Engine ai suoi veicoli, anche se non è chiaro se sarà applicato anche alle moto o solo alle auto. Insomma il futuro è già tra noi.
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