Si tratta di un progetto iniziato due anni fa
Lo studio e lo sviluppo di un motore a idrogeno, in Kawasaki, è iniziato ormai da anni. La base del nuovo propulsore è quella del quattro cilindri sovralimentato della gamma H2 e ora, stando ad alcune indiscrezioni apparse in rete, Kawasaki si è mossa per brevettare nome e marchio di questa nuova unità. Le Kawa a idrogeno che vedremo in un futuro non meglio specificato saranno chiamate HySE, nel logo si può riconoscere l'abbreviazione di Hydrogen accompagnato dal simbolo di una goccia d'acqua (lo vedete più sotto), a indicare che un motore di questo genere emette allo scarico solo vapore acqueo. Logo e nome Hyse infatti sono stati registrati in Europa per l'uso di motori "non elettrici".
Nelle valigie il "serbatoio"
Proprio l'anno scorso, Kawasaki ha svelato alcune immagini della sua moto a idrogeno che spiegano anche dove verrebbe stoccato il carburante necessario per muoversi, Ci sono infatti cinque bombole cilindriche stivate in ognuna delle valigie laterali della moto. Si tratta di una soluzione necessaria per il nuovo tipo di carburante, perché la massa dell'idrogeno è molto più leggera (circa un decimo) di quella della benzina. Tradotto, per ottenere la stessa quantità di energia della benzina stivata in un normale serbatoio, serve un volume molto più grande di idrogeno. In molti hanno notato che il modello di stoccaggio in cilindri sembra essere simile a quello ideato da Toyota per i suoi primi prototipi a idrogeno: un sistema di bombole intercambiabili per alimentare veicoli e addirittura generare elettricità casalinga. Non si tratta ovviamente di un "furto", perché Kawasaki, assieme a Yamaha, Toyota e Subaru e Mazda si sono unite in un "cartello" per lo sviluppo di motori a combustione alimentati a idrogeno.
Ecco il sistema di stoccaggio delle bombole
Perché proprio il motore della H2?
Il motore della famiglia H2 dotato di sistema di sovralimentazione è un candidato ideale per la conversione all'alimentazione a idrogeno. I motori alimentati a idrogeno traggono infatti vantaggio dalla sovralimentazione, poiché richiedono molta più aria nei cilindri rispetto a quelli a benzina per ottenere la stessa potenza. Vista l'accelerata data al progetto idrogeno, resta da comprenderne l'effettiva funzionalità. Kawasaki scommette sull'uso di questa tecnologia per i veicoli destinati a percorrere tragitti lunghi, relegando le batterie al solo utilizzo cittadino. Le sue principali rivali, tra cui Honda, KTM e BMW, invece, sembrano voler puntare sugli e-carburanti, vale a dire miscele sintetiche in grado di sostituire la benzina e raggiungere così la neutralità del carbonio . Chi vincerà? Difficile dirlo, quasi sicuramente il futuro vedrà, almeno inizialmente, la convivenza di tutte queste proposte.
Il logo HySE brevettato da Kawasaki per le sue moto a idrogeno