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Kawasaki KSX 8.3 Limited Edition: la Super (e)-Bike giapponese

Realizzata in soli 100 esemplari, questa e-bike ha una componentistica raffinata che si presta ai lunghi giri alpini come alle più tranquille passeggiate sul lago. Prezzo alto, ma nella media
Anche Kawasaki vuole ritagliarsi una fetta di mercato nell’affollato segmento delle mountain bike a pedalata assistita e lo fa a modo suo, con un modello accattivante, disponibile in soli 100 esemplari numerati e che, nelle grafiche, ricorda i modelli sportivi della famiglia Ninja. Si tratta di una e-bike con telaio in alluminio, con un’escursione “generosa” da 160 mm, adatta quindi ad affrontare anche i trail più impegnativi.


Motore affidabile
Il motore è l'ultra collaudato Shimano Steps E8000, con tre livelli di assistenza (Eco, Trail e Boost), tutti personalizzabili tramite l'apposita App. La trasmissione è affidata a un'unità Shimano XT a 11 velocità, mentre la batteria è di tipo semi-integrato da 500 Wh, una soluzione in controtendenza rispetto a quella delle batterie integrate nel telaio, ma che ha il vantaggio di contenere i pesi e abbassare il baricentro. Il peso è di 22,5 kg senza pedali.
A sinistra, il piccolo display digitale che mostra la mappatura inserita; a destra, ogni esemplare è rigorosamente numerato.  
Componentistica curata
La componentistica è da Super (e)-Bike, con freni Magura a 4 pistoncini, sospensioni dell’americana Rock Shox (davanti troviamo una forcella Lyrik , dietro un ammortizzatore Monarch RT3), entrambe con 160 mm di escursione e reggisella telescopico. Il prezzo? Alto in assoluto, ma allineato a quello delle altre concorrenti. 
 A sinistra, il registro di regolazione della forcella Rock Shox Lyrik; a destra, il disco anteriore da 203 mm e la pinza Magura a quattro pistonicni.   

Come va
Questa Kawasaki è una e-bike ben equilibrata che, senza eccellere in nessun ambito, si comporta molto bene sia in salita che in discesa. Grazie al tubo sterzo particolarmente lungo e all’angolo sella di 75°, la verdona fornisce una posizione di pedalata efficace, anche sulle rampe più ripide.


Autonomia discreta
Inoltre grazie alla mappatura Trail del motore Shimano si riescono ad affrontare le salite più impervie senza particolari problemi e senza per forza dovere ricorrere alla mappatura Boost, col risultato di preservare l'autonomia della batteria. A tal proposito, abbiamo effettuato un lungo giro pedalato alpino, tutto su sterrato e con forti disliveli. Alla fine del percorso, utilizzando il motore in modalità Eco al 70% e Trail al 30% avevamo percorso circa 40 km e 1.500 metri di dislivello. Un risultato tuttosommato discreto, anche se per stare in giro tutto il giorno occorre avere dietro una batteria di ricambio o il carica batteria. Il tester, per la cronaca è alto 178 cm e pesa con zaino, abbigliamento e protezioni circa 84 kg.  


Divertente in discesa
In discesa ci è piaciuta molto, perché il comportamento ricorda quello di una mountain bike tradizionale grazie al baricentro basso (merito della batteria semi integrata nel telaio) che vi farà sentire ben dentro la bici e in grado di domare anche i trail più impegnativi, trasmettendovi tanta fiducia e una buona maneggevolezza nei cambi di direzione. Il risultato è quello di una bici facile e giocosa che permette ai principianti di prendere fiducia con gli ostacoli e ai piloti più smaliziati di giocare con i trail. Bene l’impianto frenante, modulabile e adeguato alle prestazioni. Difetti? La mancanza di una slitta paramotore sotto al telaio e l’angolo sterzo di 68° C, un po’ chiuso per una moderna bici da all mountain. 
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