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MXGP - Intervista a Jeffrey Herlings

Forte di un secondo posto conquistato con l'ultimo GP d'Europa di Valkenswaard, l'olandese volante sembrerebbe essere tornato in piena forma. In un'intervista pubblicata su mxgp.com si dice infatti fiducioso e determinato a migliorare ulteriormente
Intervista a Jeffrey Herlings
Infortunatosi al polso durante la sessione di allenamento, il tre volte campione motocross MX2 Jeffrey Herlings è stato costretto ad affrontare una brutta stagione,  saltando anche il primo round degli internazionali d’Italia MX SDV series. Tornato in sella alla sua KTM, il pilota olandese ha tuttavia dimostrato di averne ancora, conducendo, in casa, un’ottima gara in occasione dell’ultimo GP d’Europa 2017 di Valkenswaard.
Su mxgp.com è stata pubblicata un’interessante intervista, in cui “l’olandese volante” si dice non poco fiducioso per il futuro…

Come ti senti ad aver conquistato un podio dopo un periodo così difficile?
Ho centrato il secondo posto, anche se l’aspetto deludente è che avevamo la velocità per arrivare primi…Credo anzi di essere il più veloce. Stiamo lavorando duro per migliorare la moto: voglio infatti ringraziare tutta la squadra, che mi assiste, mi aiuta e mi ha dato in mano una delle moto migliori. Abbiamo ancora tanto da fare, però, specialmente migliorare nelle partenze…

É difficile mantenersi in gara dopo un inizio difficoltoso, vero?
Mi sarebbe piaciuto essere al posto di Gautier, ma mi sono sentito comunque molto vicino alla vittoria, grazie anche ai tifosi olandesi che ho sentito altrettanto vicini. Abbiamo preso un secondo posto, ma per me è come se fosse un primo. É stata un’ottima giornata e desidero solo ricominciare da qui.

É un buon miglioramento rispetto agli altri Grand Prix?
Sono arrivato in Qatar con una mano rotta, non riuscivo a guidare come volevo per il dolore…Anche nel secondo turno non ho potuto correre per quasi cinque settimane. É stato orribile passare così da un GP all’altro, mi sono sentito anche in imbarazzo…Ora però sono tornato e non ho più dolore. Ora bisogna lavorare e migliorare.

Cosa hai imparato correndo nella MXGP?
Questi ragazzi sono davvero velocissimi! Non mi aspettavo così tanto…L’MXGP è come una guerra dall’inizio alla fine della gara. Non sono abituato…Gautier e Tony sono sulla stessa moto ed entrambi possono vantare partenze incredibilmente veloci.

Come pensi di fare per conquistare il gradino più alto del podio?
Dobbiamo lavorare insieme, è l’unico modo per farcela…Il campionato ormai è finito, ma forse possiamo raggiungere i primi cinque. Qui ho vinto per sette anni consecutivi e, anche se ho avuto una brutta stagione, mi aspettavo di salire sul podio. É quello che ho fatto…
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