Indian Chieftain Special by Roland Sands
Può una viaggiatrice di razza trasformarsi radicalmente in una special nuda e cruda? Sì se a metterci le mani è quel genio di Roland Sands. Ecco la “seconda vita” della pachidermica Indian Chieftain che si è trasformata in una snella custom in stile board track
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Fuoriserie
Una Chief Tracker
In America da alcuni anni vanno parecchio programmi Extreme Makeover dove, generalmente, si prende una casa (o una persona) e la si rivolta con interventi radicali per trasformarla in qualcosa di totalmente diverso. A quanto pare Roland Sands segue questi programmi, visto quello che è riuscito a fare con questa Indian. La moto di partenza è la versione Chieftain ossia quella dotata di un grosso prabrezza in tinta con la carrozzeria e il cannotto di sterzo a 25°. La versione da viaggio, rispetto alla Chief base, in più, si distingue per la carenatura in cui è affogato un impianto radio con bluetooth e la strumentazione analogico/digitale. Completa il posteriore una coppia di borse rigide posteriori con comando di apertura remota. Il lavoro di Roland è stato in sostanza quello di togliere tutto, tranne... il motore, il nuovo Thunder-Stroke 111, V-Twin da 1.819 cm3 e 119 Nm di coppia. Attorno a questa unità, il customizer californiano ha costruito ex novo una bella boardtracker. Sands ha voluto che le linee di forcella e telaio rispecchiassero le forme della Indian di serie e per questo ha realizzato un bel telaio artigianale tubolare rifinito in nero accoppiato a una forcella inusuale, una Paughco dalle forme smaccatamente vintage. Questa unità si avvale di un ammortizzatore da mountain bike fissato sul perno sinistro. Secondo Sands, il mono è di quelli utilizzati dai biker che corrono il mondiale di Mountain Bike e anche sulla Chief Tracker si è comportato parecchio bene. Il serbatoio è in titanio, come il sistema di scarico, mentre il puntale sotto al motore in alluminio. Il motore prevede alcune modifiche alla frizione e un nuovo filtro dell'aria. Ovviamente il grosso manubrio da custom è stato sostituito con una compattissima coppia di semimanubri impreziositi da manopole con finiture in bronzo. Colorati di bronzo anche i cerchi RDS Del Mar mentre le pinze freno sono delle italianissime Brembo. Completano la trasformazione delle gomme Dunlop Elite e una verniciatura basata sui classici colori Indian e un sapiente uso del pinstriping.
In America da alcuni anni vanno parecchio programmi Extreme Makeover dove, generalmente, si prende una casa (o una persona) e la si rivolta con interventi radicali per trasformarla in qualcosa di totalmente diverso. A quanto pare Roland Sands segue questi programmi, visto quello che è riuscito a fare con questa Indian. La moto di partenza è la versione Chieftain ossia quella dotata di un grosso prabrezza in tinta con la carrozzeria e il cannotto di sterzo a 25°. La versione da viaggio, rispetto alla Chief base, in più, si distingue per la carenatura in cui è affogato un impianto radio con bluetooth e la strumentazione analogico/digitale. Completa il posteriore una coppia di borse rigide posteriori con comando di apertura remota. Il lavoro di Roland è stato in sostanza quello di togliere tutto, tranne... il motore, il nuovo Thunder-Stroke 111, V-Twin da 1.819 cm3 e 119 Nm di coppia. Attorno a questa unità, il customizer californiano ha costruito ex novo una bella boardtracker. Sands ha voluto che le linee di forcella e telaio rispecchiassero le forme della Indian di serie e per questo ha realizzato un bel telaio artigianale tubolare rifinito in nero accoppiato a una forcella inusuale, una Paughco dalle forme smaccatamente vintage. Questa unità si avvale di un ammortizzatore da mountain bike fissato sul perno sinistro. Secondo Sands, il mono è di quelli utilizzati dai biker che corrono il mondiale di Mountain Bike e anche sulla Chief Tracker si è comportato parecchio bene. Il serbatoio è in titanio, come il sistema di scarico, mentre il puntale sotto al motore in alluminio. Il motore prevede alcune modifiche alla frizione e un nuovo filtro dell'aria. Ovviamente il grosso manubrio da custom è stato sostituito con una compattissima coppia di semimanubri impreziositi da manopole con finiture in bronzo. Colorati di bronzo anche i cerchi RDS Del Mar mentre le pinze freno sono delle italianissime Brembo. Completano la trasformazione delle gomme Dunlop Elite e una verniciatura basata sui classici colori Indian e un sapiente uso del pinstriping.
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