Horex "impara" l'italiano, online il sito internet
È online la versione italiana del sito HOREX.com. Navigando al suo interno si possono conoscere tutti i dettagli dei modelli in gamma, prenotare una prova su strada o divertirsi col configuratore per personalizzare al massimo la VR6. Inoltre, è stato dato l’annuncio dell’arrivo del primo punto vendita su suolo italiano
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HOREX ha annunciato l’arrivo del sito internet ufficiale anche in lingua italiana: collegandosi su horex.com è possibile conoscere nel dettaglio i diversi modelli in gamma, prenotarne una prova su strada ed accedere al configuratore per personalizzare al massimo la moto. Inoltre, è stato annunciato anche l’imminente arrivo del primo punto vendita su suolo italiano.
HOREX ha annunciato l’arrivo del sito internet ufficiale anche in lingua italiana: collegandosi su horex.com è possibile conoscere nel dettaglio i diversi modelli in gamma, prenotarne una prova su strada ed accedere al configuratore per personalizzare al massimo la moto. Inoltre, è stato annunciato anche l’imminente arrivo del primo punto vendita su suolo italiano.
Fondata nel 1923 dall’allora 22enne Fritz Kleemann, HOREX Fahrzeugbau deve il proprio nome alla combinazione tra Bad HOmburg, cioè la città natale dei Kleemann e REX, il nome dell’azienda di famiglia produttrice di barattoli. Il marchio promuove grazie ai risultati sportivi ottenuti con una 250 progettata da Eduard Freise. Dopo l’incorporazione con Columbus (la denominazione HOREX Columbus rimarrà fino al 1953), la gamma di modelli si allarga grazie all’arrivo di un nuovo bicilindrico parallelo con tre alberi a camme in testa utilizzato per la realizzazione delle successive versioni S6 e S8, rispettivamente da 600cc e 800cc, quest’ultima prodotta in appena 200 unità, poche delle quali sopravvissute. I successi sportivi non mancano e, nel 1952 viene presentato il prototipo dell’Imperator, arrivando poi nella versione di serie con un propulsore di 392 cc da ventisei CV, sostituito due anni dopo dalla 450 in grado di esprimere una potenza massima di 30 CV. La “Imperator” si distingue anche per la presenza, per la prima volta, di un telaio con forcellone oscillante di serie. Poi, nel 1954, il collasso del mercato motociclistico e nel 1956 la fine della produzione HOREX. Friedel Münch, un talentoso ingegnere figlio di un concessionario HOREX che aveva lavorato alcuni mesi con Kleemann, acquisisce le attrezzature, le moto e 50 cambi “Imperator” da un concessionario in liquidazione, fondando nel 1977 la “nuova” HOREX Motorrad GmbH. Il resto è storia moderna: nel 2009 il marchio viene acquistato dall’ingegnere meccanico e specialista IT Clemens Neese, ma alla presentazione del primo prototipo (apprezzato dal pubblico), seguono diverse traversie che porteranno, di nuovo, alla chiusura e al fallimento nel 2014. È a questo punto che arriva la 3C-Carbon di Landsberg am Lech, azienda presente nel campionato tedesco superbike IDM dal 2013: aggiudicatasi il marchio, inizia la produzione della “Silver Edition” presentata alla salone di Francoforte del 2015. Il 2017 è però l’anno “definitivo”, quello cioè in cui sono consegnate le prime moto di serie. La gamma si compone di due modelli, la VR6 Classic e Cafe Racer, proposte in sei colorazioni più un allestimento Heritage, ispirato al concetto grafico della celebre “Regina”. Quasi infinite le possibilità di personalizzazione, sia estetiche con una ricca cartella colori e grafiche, sia sotto il profilo dell’ergonomia di guida, grazie a una vasta scelta di selle e manubri. Da qui l’utilità del sito internet con apposita sezione per la personalizzazione, da oggi anche in italiano.
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