Honda un brevetto per cambiare la moto... in base all'umore
Tra i tanti brevetti che le case depositano ogni anno molti non arriveranno mai sulle moto di serie, chissà cosa accadrà a questo realizzato da Honda che si dice prota ad adattare il "carattere" della moto allo stato emotivo del pilota...
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Futuro o fatascienza?
Tenetevi stretti perché questa è grossa: pare che il reparto R&D della Honda abbia presentato una richiesta di brevetto per un dispositivo che rilevi lo stato emotivo di una persona ed un sistema che adegui di conseguenza la risposta di un sistema interconnesso, moto compresa. Probabilmente, e con pieno diritto, non avete capito. E allora pensate alla casa interconnessa, quella in cui dal telefonino potete accendere la caffettiera ed alzare il riscaldamento anche senza essere sul luogo; e pensate che i segnali di alcuni sensori possano rilevare movimenti bruschi oppure rallentati, respiro più o meno affannoso, voce alta oppure equilibrio instabile e così via. A questo punto basta che una centralina determini di conseguenza le risposte del sistema in base alle esigenze e il gioco è fatto. Moto compresa: se siete troppo nervosi basta ridurre la potenza, se siete sonnacchiosi l’acceleratore si apre più lentamente, magari in vari step, e così via.
Follia e fantascienza? Certo che sì! Così come fino a pochi anni fa era follia e fantascienza pensare ad un’automobile a guida automatica, senza conducente, come molte Case stanno sperimentando già oggi.
Poi, certo, è impossibile prevedere se la moto interconnessa diventerà mai una realtà, così come sono tutti da progettare i dispositivi che dovrebbero rilevare il vostro stato psicologico in base a come aprite uno sportello o a quanto alzate il volume, adeguando poi l’erogazione e preparandovi una camomilla. Ma è sintomatico che una grande Casa come la Honda abbia iniziato a ragionare in questa direzione, formalizzando anche alcune strategie. Sono scritte nei documenti del brevetto: l’idea è di intervenire sulla risposta dell’acceleratore, sulla mappatura dell’iniezione, sull’anticipo di accensione, all’occorrenza limitare l’apertura dell’acceleratore, e ancora sull’ABS, sulla taratura delle sospensioni, sul colore più rilassante del display del cruscotto.
Tenetevi stretti perché questa è grossa: pare che il reparto R&D della Honda abbia presentato una richiesta di brevetto per un dispositivo che rilevi lo stato emotivo di una persona ed un sistema che adegui di conseguenza la risposta di un sistema interconnesso, moto compresa. Probabilmente, e con pieno diritto, non avete capito. E allora pensate alla casa interconnessa, quella in cui dal telefonino potete accendere la caffettiera ed alzare il riscaldamento anche senza essere sul luogo; e pensate che i segnali di alcuni sensori possano rilevare movimenti bruschi oppure rallentati, respiro più o meno affannoso, voce alta oppure equilibrio instabile e così via. A questo punto basta che una centralina determini di conseguenza le risposte del sistema in base alle esigenze e il gioco è fatto. Moto compresa: se siete troppo nervosi basta ridurre la potenza, se siete sonnacchiosi l’acceleratore si apre più lentamente, magari in vari step, e così via.
Follia e fantascienza? Certo che sì! Così come fino a pochi anni fa era follia e fantascienza pensare ad un’automobile a guida automatica, senza conducente, come molte Case stanno sperimentando già oggi.
Poi, certo, è impossibile prevedere se la moto interconnessa diventerà mai una realtà, così come sono tutti da progettare i dispositivi che dovrebbero rilevare il vostro stato psicologico in base a come aprite uno sportello o a quanto alzate il volume, adeguando poi l’erogazione e preparandovi una camomilla. Ma è sintomatico che una grande Casa come la Honda abbia iniziato a ragionare in questa direzione, formalizzando anche alcune strategie. Sono scritte nei documenti del brevetto: l’idea è di intervenire sulla risposta dell’acceleratore, sulla mappatura dell’iniezione, sull’anticipo di accensione, all’occorrenza limitare l’apertura dell’acceleratore, e ancora sull’ABS, sulla taratura delle sospensioni, sul colore più rilassante del display del cruscotto.
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