Honda, tecnologia della F1 per i motori delle moto?
Honda è al lavoro per trasferire la tecnologia sviluppata per le monoposto sui veicoli di serie. Nuovi brevetti suggeriscono l’idea di un sistema a doppia camera di combustione destinato alle moto ad alte prestazioni come la Fireblade
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Honda a "doppia camera"
A inizio autunno Honda ha annunciato il suo ritiro dalla Formula 1 a partire dalla stagione 2021. L’evoluto V6 da 1,6 litri turbo, cioè ad oggi uno dei motori a combustione interna più avanzati mai costruiti, non sarà certo messo da parte: al contrario, in casa Honda si sta già studiano come trasferire la tecnologia sviluppata per i prototipi della F1 sui veicoli di serie. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le prime a beneficiarne potrebbero in questo caso non essere le auto, bensì le moto, i cui motori sono per numerosi aspetti molto più “vicini” a quelli utilizzati dalle monoposto. Molto interessante a tal proposito è la tecnologia di accensione pre-camera, oggi utilizzata da tutti i motori F1 e studiata per consentire l’utilizzo di miscele più magre e rapporti di compressione più elevati. In pratica, si ottiene molta più potenza utilizzando meno carburante, con il risultato di un motore più potente, più pulito e meno assetato.
In base ai brevetti recentemente depositati, sembrerebbe che Honda sia al lavoro proprio per trasferire questa tecnologia sulle moto con un sistema basato su due iniettori per cilindro. Il primo iniettore, del tutto “convenzionale”, verrebbe così affiancato da un secondo iniettore montato però in una piccola pre-camera posta sopra la camera di combustione principale ed abbinato ad una “valvola rotante” mossa dalla catena di distribuzione. Semplificando al massimo: ruotando, la valvola chiuderebbe da una parte la camera di combustione principale, aprendo contemporaneamente la pre-camera dall’altra al fine di consentire l'ingresso di carburante extra all’interno della pre-camera stessa. Ben più complesso di come abbiamo brevemente spiegato qui sopra, il sistema immaginato da Honda affonderebbe in realtà le proprie radici già ai tempi del Compound Vortex Controlled Combustion (CVCC) sistema basato su due camere di scoppio, una principale e una ausiliaria, abbinate ad un “vortice” generato nella camera principale al fine di incrementare la velocità della combustione. Utilizzato sulle Civic degli anni Settanta, il CVCC permise ha Honda di rispettare i limiti di emissioni fissati negli Stati Uniti senza l’utilizzo di ben più costosi convertitori catalitici.
Sebbene la nuova domanda di brevetto non spieghi specificamente a quali moto potrebbe essere destinata, le illustrazioni qui sopra mostrano chiaramente il profilo della FireBlade di ultima generazione, suggerendone così l’impiego (ma questo già l’avevamo intuito) principalmente su moto ad elevate prestazioni.
In base ai brevetti recentemente depositati, sembrerebbe che Honda sia al lavoro proprio per trasferire questa tecnologia sulle moto con un sistema basato su due iniettori per cilindro. Il primo iniettore, del tutto “convenzionale”, verrebbe così affiancato da un secondo iniettore montato però in una piccola pre-camera posta sopra la camera di combustione principale ed abbinato ad una “valvola rotante” mossa dalla catena di distribuzione. Semplificando al massimo: ruotando, la valvola chiuderebbe da una parte la camera di combustione principale, aprendo contemporaneamente la pre-camera dall’altra al fine di consentire l'ingresso di carburante extra all’interno della pre-camera stessa. Ben più complesso di come abbiamo brevemente spiegato qui sopra, il sistema immaginato da Honda affonderebbe in realtà le proprie radici già ai tempi del Compound Vortex Controlled Combustion (CVCC) sistema basato su due camere di scoppio, una principale e una ausiliaria, abbinate ad un “vortice” generato nella camera principale al fine di incrementare la velocità della combustione. Utilizzato sulle Civic degli anni Settanta, il CVCC permise ha Honda di rispettare i limiti di emissioni fissati negli Stati Uniti senza l’utilizzo di ben più costosi convertitori catalitici.
Sebbene la nuova domanda di brevetto non spieghi specificamente a quali moto potrebbe essere destinata, le illustrazioni qui sopra mostrano chiaramente il profilo della FireBlade di ultima generazione, suggerendone così l’impiego (ma questo già l’avevamo intuito) principalmente su moto ad elevate prestazioni.
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