Honda e Yamaha verso un’allenza per produrre scooter
I due produttori, storicamente rivali, potrebbero presto unire le forze per la produzione di scooter di 50 ed elettrici, un mercato chiave nei Paesi dell’Etremo Oriente. In futuro potrebeor esserci anche le moto elettriche
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Industria e finanza
Insieme per rafforzarsi
Con una nota congiunta, Honda e Yamaha hanno annunciato l’inizio delle trattative per un’alleanza commerciale per sviluppare prodtti nel segmento giapponesi delle "Class-1” che comprendono scooter con motore di 50 cm3 o elettrico. È una piccola rivoluzione in Giappone, dove i due marchi sono da sempre stati strenui concorrenti. Le motivazioni della scelta sono da ricondurre alla caduta libera delle vendite delle moto di grossa cilindrata in Giappone a favore di mezzi a due ruote più piccoli, comprese le biciclette a pedalata assistita e le microcar. Tutti mezzi sui quali, però, la concorrenza è estremamente agguerrita; se a ciò aggiungiamo i margini di guadagno molto risicati per questa categoria di mezzi, appare chiaro come l’unione degli sforzi produttivi sia la migliore soluzione possibile. Sotterrata dunque l’ascia di guerra commerciale, almeno per quanto riguarda i cinquantini, l’accordo prevederebbe il trasferimento della produzione di piccoli scooter Yamaha in Thailandia alla fabbrica giapponese di Honda di Kunamoto (attualmente sottoutilizzata) entro la fine del 2018. Ma non è tutto: i due costruttori studieranno la possibilità di sviluppo congiunto di un nuovo modello di scooter per il trasporto merci, una tipologia molto in voga nel Paese del Sol Levante, sempre nell’ottica della riduzione dei costi. Infine, Honda e Yamaha hanno anche annunciato una possibile futura collaborazione nel settore delle moto elettriche. Come ha detto Katsuaki Watanabe, direttore esecutivo Yamaha, "con questa collaborazione si va oltre la semplice fornitura di prodotti finiti ma sarà l’inizio di una nuova cultura giapponese della moto".
Con una nota congiunta, Honda e Yamaha hanno annunciato l’inizio delle trattative per un’alleanza commerciale per sviluppare prodtti nel segmento giapponesi delle "Class-1” che comprendono scooter con motore di 50 cm3 o elettrico. È una piccola rivoluzione in Giappone, dove i due marchi sono da sempre stati strenui concorrenti. Le motivazioni della scelta sono da ricondurre alla caduta libera delle vendite delle moto di grossa cilindrata in Giappone a favore di mezzi a due ruote più piccoli, comprese le biciclette a pedalata assistita e le microcar. Tutti mezzi sui quali, però, la concorrenza è estremamente agguerrita; se a ciò aggiungiamo i margini di guadagno molto risicati per questa categoria di mezzi, appare chiaro come l’unione degli sforzi produttivi sia la migliore soluzione possibile. Sotterrata dunque l’ascia di guerra commerciale, almeno per quanto riguarda i cinquantini, l’accordo prevederebbe il trasferimento della produzione di piccoli scooter Yamaha in Thailandia alla fabbrica giapponese di Honda di Kunamoto (attualmente sottoutilizzata) entro la fine del 2018. Ma non è tutto: i due costruttori studieranno la possibilità di sviluppo congiunto di un nuovo modello di scooter per il trasporto merci, una tipologia molto in voga nel Paese del Sol Levante, sempre nell’ottica della riduzione dei costi. Infine, Honda e Yamaha hanno anche annunciato una possibile futura collaborazione nel settore delle moto elettriche. Come ha detto Katsuaki Watanabe, direttore esecutivo Yamaha, "con questa collaborazione si va oltre la semplice fornitura di prodotti finiti ma sarà l’inizio di una nuova cultura giapponese della moto".
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