Hat Sanremo Sestriere 2019, pronta la carica dei 450 centauri
Tre percorsi da 850, 530 e 450 chilometri, in arrivo motociclisti da ogni parte d'Europa. Oltre un quinto del tracciato è stato rinnovato, noi di insella.it parteciperemo alla Classic per raccontarvi in presa diretta l'evento Adventouring per eccellenza
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Undici anni non sono poi molti per trasformare un evento in un super classico, ma l'Hardalpitour - nonostante la giovane età- è già da qualche stagione il punto di riferimento per gli amanti dell'Adventouring e l'edizione 2019 non tradirà gli appassionati del genere. Ben 450 sono i partecipanti che si sono iscritti da tutta Europa, ma su Sanremo sventoleranno anche le bandiere di Marocco e Russia e ci saremo anche noi con il nostro Guido Sassi impegnato a seguire questa cavalcata con i suoi reportage. Seguiteci!
Nel menù un tris di sterrati
Tre i percorsi, con l'opzione Extreme per i più esperti e coraggiosi, la Classic che manterrà fede al nome e la Discovery come proposta per chi si affaccia magari per la prima volta a questo mondo e non vuole rinunciare a un meritato sonno ristoratore nella notte di sabato. I chilometri saranno rispettivamente 850, 530 e 450, tanto per dire che anche nella versione “light” non mancheranno gli sterrati da macinare con i tassellati. Come sempre al via ci sarà una gran varietà di mezzi, con l'unico vincolo del peso: la Hat è off limits per le moto sotto i 150 kg, il che la rende di conseguenza il terreno per eccellenza di medie e grosse bicilindriche oltre a vecchi e nuovo mono di grande cubatura.
Nuove zone sulla mappa
La Hardalpitour anche quest'anno sarà un mix di acquisite tradizioni e interessanti novità: l'evento avrà il proprio quartier generale per il terzo anno di fila al Casinò di Sanremo, dove si terranno la Hat Night e il briefing. I primi a salutare la compagnia saranno i partecipanti della Extreme, che partiranno dal piazzale della ex stazione alle 23 di venerdì. Chi sceglierà di gareggiare nella versione “lunga” della Hat dovrà affrontare una super maratona di oltre 40 ore: un impegno continuato decisamente non alla portata di tutti. Il via della Classic è stato fissato invece alle 12 di sabato, preceduto in mattinata dal via della Discovery. Tanti i tratti nuovi: oltre il 20% del totale con i passaggi nella zona di Bardineto e Bormida in Liguria e di Garessio e Garaglio in Piemonte. Meritato premio per gli “eroi” della Extreme sarà il transito nella galleria dei Saraceni.
Sicurezza prima di tutto
I concorrenti saranno come di consueto monitorati e assistiti lungo tutto il percorso. Saranno una cinquantina i membri dello staff, composto dagli esperti di Base Luna, l’associazione piemontese dellaProtezione Civile specializzata in eventi motociclistici. Oltre 20 i punti di ristoro: garantiranno la possibilità a chiunque di fermarsi per una pausa o uno spuntino secondo necessità. Vista la lunghezza del percorso e la durata dell'evento la sicurezza sarà come sempre il principale punto di attenzione dello staff e i tracker gps distribuiti ai partecipanti consentiranno di geo-localizzare i motociclisti sul territorio in ogni istante, oltre che inviare alla centrale operativa HAT eventuali richieste immediate di soccorso in caso di necessità.
Tanti i partecipanti; molti i semplici appassionati, ma qualcuno ha invece un curriculum particolarmente di rilievo: è il caso di Franco Picco, che avrà l'occasione di salire di nuovo in sella a una Yamaha che porta il nome Ténéré sulle fiancate. Per il dakariano doc non sarà la gloriosa moto dei podi al Lago Rosa ma la nuova 700 di Yamaha: un mezzo ormai in commercio ma che attira comunque sempre una discreta attenzione da parte del pubblico.
Nel menù un tris di sterrati
Tre i percorsi, con l'opzione Extreme per i più esperti e coraggiosi, la Classic che manterrà fede al nome e la Discovery come proposta per chi si affaccia magari per la prima volta a questo mondo e non vuole rinunciare a un meritato sonno ristoratore nella notte di sabato. I chilometri saranno rispettivamente 850, 530 e 450, tanto per dire che anche nella versione “light” non mancheranno gli sterrati da macinare con i tassellati. Come sempre al via ci sarà una gran varietà di mezzi, con l'unico vincolo del peso: la Hat è off limits per le moto sotto i 150 kg, il che la rende di conseguenza il terreno per eccellenza di medie e grosse bicilindriche oltre a vecchi e nuovo mono di grande cubatura.
Nuove zone sulla mappa
La Hardalpitour anche quest'anno sarà un mix di acquisite tradizioni e interessanti novità: l'evento avrà il proprio quartier generale per il terzo anno di fila al Casinò di Sanremo, dove si terranno la Hat Night e il briefing. I primi a salutare la compagnia saranno i partecipanti della Extreme, che partiranno dal piazzale della ex stazione alle 23 di venerdì. Chi sceglierà di gareggiare nella versione “lunga” della Hat dovrà affrontare una super maratona di oltre 40 ore: un impegno continuato decisamente non alla portata di tutti. Il via della Classic è stato fissato invece alle 12 di sabato, preceduto in mattinata dal via della Discovery. Tanti i tratti nuovi: oltre il 20% del totale con i passaggi nella zona di Bardineto e Bormida in Liguria e di Garessio e Garaglio in Piemonte. Meritato premio per gli “eroi” della Extreme sarà il transito nella galleria dei Saraceni.
Sicurezza prima di tutto
I concorrenti saranno come di consueto monitorati e assistiti lungo tutto il percorso. Saranno una cinquantina i membri dello staff, composto dagli esperti di Base Luna, l’associazione piemontese dellaProtezione Civile specializzata in eventi motociclistici. Oltre 20 i punti di ristoro: garantiranno la possibilità a chiunque di fermarsi per una pausa o uno spuntino secondo necessità. Vista la lunghezza del percorso e la durata dell'evento la sicurezza sarà come sempre il principale punto di attenzione dello staff e i tracker gps distribuiti ai partecipanti consentiranno di geo-localizzare i motociclisti sul territorio in ogni istante, oltre che inviare alla centrale operativa HAT eventuali richieste immediate di soccorso in caso di necessità.
Tanti i partecipanti; molti i semplici appassionati, ma qualcuno ha invece un curriculum particolarmente di rilievo: è il caso di Franco Picco, che avrà l'occasione di salire di nuovo in sella a una Yamaha che porta il nome Ténéré sulle fiancate. Per il dakariano doc non sarà la gloriosa moto dei podi al Lago Rosa ma la nuova 700 di Yamaha: un mezzo ormai in commercio ma che attira comunque sempre una discreta attenzione da parte del pubblico.
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